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Il progetto

Treviglio, giro di vite sulla sosta negli stalli per disabili: i cittadini “danno le multe”

"Multe social" è il progetto che consente a un gruppo di cittadini designati di avvisare delle infrazioni l'agente di Polizia Locale più vicino.

Un numero di telefono dedicato in forza alla Polizia locale, dove un gruppo di volontari designati possono inviare segnalazioni legate a parcheggi non consentiti su marciapiedi o posteggi per disabili. È questo il succo del progetto “Multe social” presentato dal comune di Treviglio e dalla Commissione pari opportunità nella mattinata di martedì 27 marzo.

Nato da una proposta di Roberto Intravaia, vicepresidente dalla Commissione, il programma è stato accolto immediatamente in modo positivo sia da parte della giunta comunale, dove è stato definito dallo stesso vicesindaco Pinuccia Prandina “non solo un metodo di repressione ma anche di sensibilizzazione” che dagli organi delle forze dell’ordine, con il Comandante della Polizia locale Antonio Nocera che fin da subito ne ha “colto l’importanza, soprattutto perchè un rapporto di collaborazione con i cittadini è sempre il benvenuto”.

Grazie a una SIM telefonica installata su un dispositivo dedicato la “locale” di Treviglio sarà in grado di riceve sull’app di messaggistica “WhatsApp” le segnalazioni da parte di un gruppo di cittadini designati, rappresentanti di varie associazioni – Comitato Treviglio Urbana, Oltre l’orizzonte, Associazione Come noi, ecc. -, che hanno ricevuto una specifica formazione da parte delle forze dell’ordine e in grado quindi di identificare i reali estremi per una sanzione. Una volta ricevuta la “soffiata”, dalla centrale operativa di Piazza Insurrezione partirà un avviso all’agente più vicino al luogo indicato, il quale interverrà accertando l’eventuale infrazione che, nel caso di un divieto di sosta o su marciapiedi, ammonta a circa 100 euro (la cifra varia in base alla situazione ndr).

Un progetto di grande sensibilità civica che non punta però a “creare degli sceriffi in città” come spiega lo stesso sindaco Juri Imeri, ma bensì a educare e a fungere da deterrente verso questo tipo di azioni. L’educazione passerà anche attraverso la lotta ai furbetti del “cartellino”: coloro che, esibendo il tagliando di parcheggio fornito ai disabili, posteggiano nelle zone riservate ad essi anche se in quel preciso momento non trasportano nessuna persona affetta da disabilità. Anche in questo caso l’occhio vigile dei volontari potrà effettuare la segnalazione permettendo agli agenti trevigliesi di pizzicare in fallo questi automobilisti indisciplinati.

“Abbiamo individuato una platea ampia di situazioni in cui dobbiamo essere vigili – sottolinea Valentina Tugnoli, presidente della Commissione pari opportunità di Treviglio – l’obiettivo principale del progetto è quello di essere istantanei e di essere veloci nel segnalare. Ci siamo resi conto che i cittadini spesso segnalano tramite i metodi canonici – telefonate, email ecc. ndr – tutto questo però, non essendo immediato, non permette di raggiunge l’obiettivo ultimo, perchè il processo di segnalazione non è istantaneo”.

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