È diventata definitiva la condanna per omicidio aggravato del 49enne di Verdellino Fabio Bertola, arrestato e portato in carcere dai Carabinieri della Compagnia di Treviglio. I militari lo hanno arrestato su ordine di carcerazione emesso in data mercoledì 28 marzo dal Procuratore Capo Walter Mapelli, il tutto dopo la sentenza della Corte di Cassazione del 20 marzo.
Una settimana fa, la Suprema Corte ha rigettato il ricorso proposto dai difensori di Bertola, già agli arresti domiciliari e quindi in custodia cautelare. Contestato l’omicidio aggravato dai futili motivi e dalla premeditazione per l’omicidio di Roberto Puppo, 42enne commerciante di Osio Sotto, assassinato il 24 novembre 2010 in Brasile, vittima di un agguato organizzato dallo stesso Bertola con la complicità di Alberto Mascheretti, 47enne di Sorisole, Valentino Masin, 49 anni di Verdellino, per riscuotere cinque polizze “puro rischio morte” da 1 milione e 250mila euro e recuperare così i duecentomila euro persi con la fallimentare società che gestiva l’Hemingway Cafè di via Borfuro, a Bergamo.
(nella foto: Roberto Puppo e la scena del crimine)
Nel pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Zingonia si sono presentati a casa dell’uomo, dando così esecuzione al provvedimento di carcerazione dell’Autorità Giudiziaria di Bergamo, avente come pena l’ergastolo.
Irrogate anche le pene accessorie della decadenza della potestà dei genitori, l’interdizione legale per tutta la durata della pena, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la pubblicazione della sentenza di condanna per giorni 15 a spese del condannato.
Dopo circa 7 anni e mezzo, si è quindi definitivamente concluso, almeno sotto un profilo giudiziario, un grave fatto di sangue che si era spinto anche oltre i confini nazionali.
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