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L'inaugurazione

Redona, nasce la nuova casa comunità: ospiterà 10 adulti con disabilità fotogallery

Al pian terreno ospiterà i piccoli dell'asilo nido, a quello superiore 10 persone adulte con disabilità, che potranno così sperimentare la vita in autonomia

Una nuova comunità è nata in via Gusmini, nel quartiere di Redona a Bergamo: al piano terreno ospiterà i piccoli dell’asilo nido, a quello superiore 10 persone adulte con disabilità, che potranno così vivere in autonomia negli alloggi nati dalla collaborazione tra le cooperative onlus “La Fenice” e “Chimera”.

La città ha dovuto aspettare dieci lunghi anni per vedere la realizzazione completa dell’opera, inaugurata nella mattinata del 19 marzo alla presenza delle autorità e dei rappresentanti delle onlus.

Gli appartamenti sono collocati al piano superiore della struttura, che già ospita l’asilo nido Femì, il primo in convenzione con il Comune di Bergamo, ed il centro acquaticità, uno spazio a cui potranno accedere anche gli ospiti della comunità.

“Questo è un giorno importante – commenta Maria Carolina Marchesi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo – poiché si realizza un servizio che la comunità di Redona aspettava da tempo”. Secondo l’assessore di Palafrizzoni “questa comunità ha qualcosa di speciale perché mette insieme due realtà, quella del nido e della disabilità di persone adulte, che sembrano non avere nulla a che fare. In realtà queste sono inscindibilmente legate: la vita comincia e continua nonostante le difficoltà”.

Anche Fabrizio Persico, presidente della cooperativa La Fenice esprime soddisfazione per il traguardo raggiunto: “È stato un calvario lungo dieci anni. Ma alla fine il risultato è arrivato – commenta Persico -. Devo ringraziare il lavoro di questa amministrazione comunale, il cui contributo è stato fondamentale per superare l’impasse in cui era caduto il progetto. Un grazie particolare va alla comunità di Redona, che ha dimostrato grande interesse fin da subito”.

La struttura potrà accogliere dieci ospiti in regime ordinario. A questi si aggiungono due posti per ospiti che necessitino di cure di sollievo o pronto intervento. Per esigenze di assistenza ai ragazzi, sarà garantita la presenza quotidiana dalle 8.30 alle 20.30 di 4 educatori e di 1 operatore per le ore notturne.

La comunità rappresenta un punto di svolta per i ragazzi che saranno ospitati e per le loro famiglie. Un’opportunità preziosa per i ragazzi di sperimentare l’autonomia e di realizzarsi come individui e cittadini.

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