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Le pagelle

Questo Papu Gomez ancora non va, Mancini pecca di inesperienza

Berisha 6: Perfino poco impegnato salvo diventare decisivo su Dybala. Non ha colpe sui gol subiti.

Toloi 5,5: Troppo lontano da Higuain nell’azione del gol.

Mancini 5: E’ lui a comandare la linea difensiva, ma è troppo gentile nella marcatura di Higuain. A centimetri dal pareggio con splendido colpo di testa all’inizio di ripresa. Troppo ingenuo si fa espellere per doppio giallo nel giro di trenta secondi. Per ora non garantisce il futuro post Caldara.

Palomino 5,5: Salvataggio con il corpo decisivo al 18′ per la gioia di Berisha. Un guaio quando vuole correre dietro a Douglas Costa che viaggia in scooter. E il Pipita non perdona.

Hateboer 5,5: Grande inserimento al 35′ che spreca senza trovare fortuna. Poi non si ritrova mentre Gasperini chiede di più.

Cornelius 5: Dal 67′. Vale per lui la difficoltà di entrare a risultato quasi compromesso. Poco convinto, conferma incompatibilità nel fare coppia con Petagna.

Haas 5,5: Si perde nei paraggi di Lichsteiner. Non è la sua posizione. Gasperini rimedia all’errore con Spinazzola, ma il ragazzo ha poca colpa.

Spinazzola 5: Dal 56′. Non ripete la prestazione di Bologna.

DeRoon 6: Poco aiutato dai compagni di reparto. Soffre l’assenza di Freuler. Non si arrende mai e ciò non piace a Benatia dal quale pretende rispetto. Un olandese molto bergamasco.

Gosens 5: Si vede poco. Non attacca e a chiudere va in difficoltà.

Petagna 5: Dal 64′. Mai facile entrare in svantaggio. Non si ritrova e non si propone mai.

Cristante 5: Ultime prestazioni con il marchio della discontinuità. Anche in quel di Torino non incide. Periodo di poca forma.

Ilicic 6,5: Mette in difficoltà più volte la difesa bianconera. Troppo solo, tenta senza fortuna su punizione.

Gomez 5: E’ diventato un problema. Urge lavoro sulla mente. Soffre Ilicic? Non riesce più a creare superiorità numerica.

 

Gasperini 6: Quando c’è l’Atalanta è spettacolo, lo dicono anche i commentatori. E’ il miglior complimento al lavoro e alle idee del mister. Juve in affanno per mezz’ora, ma non basta per prendere punti. Mescola le carte portando a difendere a quattro. Una bestemmia per uno come lui e pure troppo spregiudicato nei cambi. La squadra c’è ma con la Juventus a Torino alla fine non c’è mai partita. Con buona pace di chi ci sperava. Ora l’importante è vincere a Verona.

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