Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, una spinta per aprire il cancelletto di partenza e giù a rotta di collo (o quasi) sulle piste di Santa Caterina Valfurva.
Questa volta non si tratta di Sofia Goggia né di Michela Moioli, ma di altri bergamaschi: don Antonio Locatelli e don Guido Rottigni. I due sacerdoti di Bergamo, dall’11 al 14 marzo, con tanto di sci ai piedi e racchette alle mani, rappresenteranno tutti i bergamaschi (preti, credenti e non) sulle piste della Valtellina.
Foto di don Guido Rottigni
Don Antonio, parroco di Colere e don Guido, parroco di San Lorenzo di Rovetta gareggeranno nella competizione sportiva “Alfred Dalavay Challenge” con altri 55 sacerdoti provenienti da Italia, Svizzera e Francia. La competizione, che per la terza volta si disputa su piste italiane, prende il nome da don Alfred Delavay, sacerdote francese dell’Alta Savoia appassionato di sci e montagna, rimasto vittima di un incidente nel 1965 durante un’ascensione sul Monte Bianco.
Oltre ai due sacerdoti bergamaschi, come riferisce “il Settimanale della diocesi di Como”, tra i partecipanti ci sarà una nutrita rappresentanza di sacerdoti della diocesi di Como. Non mancheranno presbiteri da Milano e da alcune parrocchie dell’Emilia-Romagna. Il programma prevede una competizione combinata con la giornata di lunedì 12 marzo dedicata alle gare di sci di fondo mentre martedì 13 si svolgeranno quelle di slalom gigante. Discesa libera e sci di fondo sono le discipline di Don Antonio, mentre sul comprensorio valtellinese Don Guido si cimenterà nello slalom.
Oltre a momenti squisitamente sportivi, la competizione, sarà accompagnata da appuntamenti di raccoglimento e meditazione come la messa celebrata lunedì 12 marzo, dal vescovo di Como monsignor Oscar Cantoni, nella parrocchia di Santa Caterina. Le premiazioni dei vincitori si terranno nel pomeriggio del 13 marzo. Già fissata la località che ospiterà l’“Alfred Dalavay Challenge” nel 2019: la 58ª edizione si terrà in Francia, a Grenoble.
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