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Alle regionali

Cagnoni, non eletto ma soddisfatto: “Il mio risultato è comunque ottimo”

L'ex sindaco di Vertova con le sue 1.937 preferenze ha influito per il 29 per cento sui voti raccolti da “Noi con l'Italia” a Bergamo e provincia

A distanza di alcuni giorni dall’elezione di Attilio Fontana a nuovo governatore della Regione Lombardia, si spulciano i numeri per tentare di analizzare questo voto: i lombardi hanno scelto il candidato del centrodestra con il 49,74 per cento dei voti, oltre venti punti percentuali in più del candidato di centrosinistra, Giorgio Gori.

Una vittoria netta della coalizione, trainata dall’importante risultato della Lega, vicina al 30 per cento e primo partito in Lombardia.

L’altra faccia della medaglia è sicuramente il risultato deludente di “Noi con l’Italia”, che ha faticato a costruirsi una solida base di elettorato. L’1,26 per cento raccolto in Lombardia è un risultato che lascia amareggiati i vertici, anche perché poi, sui territori, non sono comunque mancati i candidati che sono riusciti a ottenere numeri importanti. In Bergamasca, ad esempio, spicca Riccardo Cagnoni: il commercialista di Vertova, per dieci anni (dal 2004 al 2014) sindaco del Comune della Val Seriana, ha raccolto l’incredibile numero di 1.937 preferenze a fronte del misero 1,1 per cento ottenuto da “Noi con l’Italia” nell’intera provincia. E questo nonostante una campagna elettorale sviluppatasi in sole quattro settimane (la candidatura è stata accettata solamente due giorni prima delle presentazione delle liste) e una polmonite che lo ha costretto a letto proprio negli ultimi giorni di campagna.

In un territorio come la Bergamasca, dove la Lega ha portato a casa addirittura il 36,7 per cento dei voti alle regionali e “Noi con l’Italia” soltanto l’1,1 per cento, Cagnoni è comunque risultato uno dei candidati con più voti. Anzi, in proporzione ai voti raccolti dal singolo partito, il commercialista di Vertova è quello che è andato meglio, visto che con le sue 1.937 preferenze ha influito per il 29 per cento sui voti raccolti da “Noi con l’Italia” a Bergamo e provincia.

“Io sono soddisfatto del lavoro che ho fatto e devo ringraziare le tante persone che mi hanno aiutato, a partire da mia moglie e i miei figli – afferma il commercialista –. Un po’ di amarezza c’è, ma sapevo che sarebbe stata una sfida complicata. La cosa che mi rende più orgoglioso è il numero di preferenze che ho raccolto a Vertova, il mio paese. Una dimostrazione di affetto e stima incredibile”.

Nel Comune in cui è stato sindaco dal 2004 al 2014 e che ha visto circa tremila persone al voto, infatti, Cagnoni ha raccolto 585 preferenze (e una sessantina di schede sono state annullate perché erroneamente riportanti il suo nome di fianco a un altro partito), che hanno reso “Noi con l’Italia”, a Vertova, il secondo partito dietro la Lega con un altissimo 22,9 per cento.

“Adesso si torna alla vita di tutti i giorni. È stata un’avventura bella e affascinante, che mi ha permesso di conoscere a fondo i problemi della Bergamasca, così come le sue tante eccellenze. La politica resta una passione e continuerò a spendermi per le battaglie in cui credo, come ho sempre fatto. Dalla Regione, certamente, avrei potuto incidere di più, ma sono convinto che tutti, impegnandoci, possiamo migliorare le cose”.

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