• Abbonati
L'anniversario

Treviglio, la rivista satirica ‘L Biligot compie 90 anni: il sindaco leghista diventa il Che

Ne ha fatta di strada questo curioso periodico, nato nel 1928 ad opera di Rindo Villa, Brandino Santagiuliana e dell’editore Nando Saccardo

‘L Biligot, un nome che probabilmente a gran parte dei bergamaschi non dice granchè ma che per gli abitanti di Treviglio rievoca tradizione, festa, risate e goliardia. Si tratta, infatti, della storica rivista satirica trevigliese, che esce una volta all’anno in concomitanza con la festa cittadina della Madonna delle Lacrime e che quest’anno taglia uno storico traguardo: i novant’anni dalla sua prima pubblicazione.

Ne ha fatta di strada questo curioso periodico, nato nel lontano 1928 ad opera di Rindo Villa, Brandino Santagiuliana e dell’editore Nando Saccardo – tanto da risultare una delle più longeve di tutta la Lombardia – che ormai da novanta anni attende puntualmente al varco con la sua pungente ironia tutti i lettori trevigliesi che non vedono l’ora di mettere le mani su una copia della rivista nel giorno della festa “de Sant’Ustì” – altro nome con cui viene chiamata la festa trevigliese del 28 febbraio -. Nel tempo c’è anche chi ha provato a fargli concorrenza con produzioni satiriche parallele, ma alla fine ‘L Biligot, l’ha sempre spuntata, arrivando fino ai giorni nostri più vivo e in forma che mai con un pubblico e un seguito di lettori che sembra non stancarsi mai.

Nelle sue pagine si può trovare di tutto e di tutti, dalle caricature di politici e personaggi noti della città ai racconti, rigorosamente in dialetto locale e pesantemente romanzati, di fatti curiosi e divertenti avvenuti durante l’anno. Immancabile lo spazio dedicato all’intramontabile faida con i cugini – chiamati coma da antica tradizione “purselì” – di Caravaggio, cosi come la sezione dedicata alle “streacàde”, gli strafalcioni e le gaffe linguistiche dei trevigliesi, che vengono segnalate costantemente dai lettori durante l’intera annata.

Diversi i clichè che nelle varie pubblicazioni si ripetono, i quali sono diventati un vero e proprio marchio di fabbrica de ‘L Biligot: La caricatura del campanile di Treviglio, la presenza, in alcune rubriche, di personaggi inventati che rappresentano il trevigliese medio, i fotomontaggi dei vip locali, i fotoromanzi dalle storie più improbabili cosi l’immancabile topolino, in dialetto trevigliese “rat” a cui si ispira anche l’acronimo della fantomatica “Repubblica Autonoma Trevigliese”, da sempre citata nelle pagine della rivista. Di culto, ovviamente, anche le copertine, che ogni volta cambiano e che condensano al loro interno in modo scanzonato il fatto o l’avvenimento più importante e più chiacchierato dell’anno appena trascorso.

Attualmente gestito e realizzato a titolo gratuito da un gruppo di trevigliesi, tra cui le due figure storiche Gianni Saccardo – vera anima di questa pubblicazione – e Juri Brollini – disegnatore e caricaturista – il Biligot vive anche grazie alla collaborazione dei cittadini che a tambur battente inviano alla redazione materiale utile da utilizzare all’interno della rivista. Il ricavato delle vendite, invece, viene devoluto totalmente in beneficenza e destinato a realtà che operano territorio.

Insomma, che dire, ‘L Biligot è ormai diventato, a suo modo, un simbolo di Treviglio e della trevigliesità, nonchè un vero e proprio must per tutti i cittadini e non solo – capita spesso che vengano citati anche personaggi dell’hinterland trevigliese – che ogni anno, a ridosso della festa della Madonna delle Lacrime, non rinunciano al classico “giro” sulle bancarelle della fiera cittadina a cui segue l’immancabile rito dell’acquisto della “sfilsa de biligoc” – castagne cucinate e legate tra loro con lo spago come se fossero cucite assieme – e quello dell’acquisto di una copia della rivista trevigliese per eccellenza: ‘L Biligot.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI