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Lo storico problema

Nuovo rondò autostrada, è accordo: il progetto da 25 milioni a Infrastrutture Lombarde

Regione, Provincia e Comune di Bergamo approvano lo schema di convenzione. Appalto e cantiere saranno gestiti dalla holding che dovrà studiare e realizzare il progetto. Lavori entro la fine del 2019

Un’infrastruttura definita senza mezzi termini inadeguata, pericolosa e poco degna di una città che merita una porta d’accesso decisamente migliore e più funzionale rispetto ai flussi di traffico attuali. Stiamo parlando del rondò all’uscita dell’autostrada A4, sul quale si registrano delle importanti novità: il progetto per il rifacimento passa a Infrastrutture Lombarde S.p.A., società individuata da Regione Lombardia, Provincia e Comune di Bergamo che proprio in questi giorni stanno approvando lo schema di convenzione per sbloccare le operazioni. Il primo via libera è arrivato nella giornata di giovedì 22 febbraio a Palazzo Frizzoni. Atteso a giorni quello in via Tasso e al Pirellone.

Un problema storico per la città: del resto, sono migliaia gli automobilisti che ogni giorno cercano di districarsi nel complesso sistema di svincoli che crea lunghe code. Una situazione rimasta a lungo irrisolta, che aveva convinto il sindaco Giorgio Gori e il presidente della Provincia Matteo Rossi a prendere carta e penna per scrivere una lettera indirizzata ad Autostrade per l’Italia e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

I soldi ci sono: 25 milioni di euro garantiti dal Patto per la Lombardia sottoscritto lo scorso novembre dall’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi e dall’uscente presidente regionale Roberto Maroni.

Dopo l’annuncio del finanziamento, la situazione aveva però vissuto l’ennesima fase di impasse: da sciogliere, il nodo sul ruolo che i singoli enti avrebbero dovuto ricoprire nella stesura del progetto. Ora risolto: la gara d’appalto e il cantiere saranno gestiti da Infrastrutture Lombarde, che avrà il compito di studiare il progetto dal punto di vista del traffico e tecnico-ingegneristico. Soluzioni, queste, che andranno condivise sia con la Provincia di Bergamo che con il Comune, ai quali toccherà seguire le procedure d’esproprio dei terreni di proprietà.

L’avvio dei lavori è previsto entro la fine del 2019 e non dovrebbero concludersi prima di un anno e mezzo. Il condizionale, in questi casi, è d’obbligo.

“Abbiamo accelerato la stesura dell’accordo in vista delle elezioni regionali del prossimo 4 marzo – commenta il vicepresidente della Provincia di Bergamo, Pasquale Gandolfi -. La formazione della nuova Giunta avrebbe comportato un ulteriore slittamento dei tempi, per cui abbiamo giocato d’anticipo; segno che aldilà delle logiche partitiche il ‘sistema Bergamo’ sa funzionare ed essere efficiente”.

Sulle possibili soluzioni da adottare: “Sarebbe utile alleggerire lo snodo realizzando una bretella tra l’Asse interurbano e la circonvallazione a est di Campagnola, tra l’altro prevista dal Pgt – l’auspicio dell’Assessore alla Mobilità di Palafrizzoni, Stefano Zenoni -. Vedremo quali modifiche verranno proposte, quel che è certo è che la città di Bergamo merita un biglietto da visita migliore”.

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