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Le pagelle

Petagna risponde a Badelj: pari giusto a Bergamo

Parità per Atalanta contro la Fiorentina: le pagelle post partita

Gollini 6: si oppone con un ottimo intervento sul destro dal limite di Badelj ma poi non può far nulla sul secondo tentativo del croato che termina nell’angolino alla sua destra. Per il resto della gara nessun’altra parata degna di nota se non qualche uscita in presa alta perché i vari Simeone, Biraghi, Falcinelli sbagliano spesso la mira e non vedono lo specchio della porta.

Mancini 6,5: altro gettone in serie A, altra prova convincente schierato a destra nella linea a tre. Buona prestazione soprattutto perché dalle sue parti bazzicava il talentuoso ed eclettico Chiesa: il numero 28 nerazzurro tiene botta con autorevolezza e grande senso d’anticipo.  Ad un quarto d’ora dal termine, appena ammonito per una trattenuta, lascia il campo per questioni di tipo prettamente tattico.
(Dal 75′ Hateboer 5: entra in campo e l’Atalanta passa alla difesa a 4, l’olandese  però non punge sulla destra, all’88’ non si intende con Castagne e fa sfumare un’opportunità, e infine nel recupero compie una leggerezza in disimpegno perdendo un pallone e per poco Falcinelli non beffa la Dea. Attenzione: già a Dortmund certi errori sciocchi son costati caro.)

Caldara 6,5: inizio complicato con Simeone che al 6′ lo manda al bar e conclude alto mentre non esce a chiudere su Gil Dias che servito dallo stesso argentino va al tiro indisturbato; il centrale di Scanzorosciate è infastidito dalla maschera a protezione del naso e dopo poco più di dieci minuti la scaglia oltre la linea laterale e continua la gara senza con tutti i rischi del caso. Da qui in poi sbaglia veramente pochissimo, sempre attento e non disdegna anche di proporsi anche in avanti, superando spesso la linea di metà campo palla al piede.

Palomino 6: usa spesso il fisico per farsi valere, è molto pragmatico e pratico spazzando palloni come se non ci fosse un domani. Cerca spesso di sorprendere la squadra di Pioli con lanci lunghi a scavalcare il centrocampo viola ma i piedi dell’argentino in quest’occasione non rispondono proprio al suo cervello e ai suoi buoni propositi.

Castagne 7: disputa un ottima prestazione con criterio e misura in entrambe le fasi, copertura e spinta, corre dannatamente avanti e indietro per tutta la fascia e ci mette molto cuore e spirito. Sbaglia qualche passaggio nel corso del primo tempo ma chiude la gara in crescendo: al 13′ sfonda sulla destra e mette al centro un pallone invitante per Petagna, conquista grazie alla sua caparbietà la punizione da cui nasce il gol del pareggio, tenta anche la conclusione al 62′ dal limite dell’area. Molto equilibrato, è solo formalmente una riserva.

Freuler 6,5: due metafore per descivere lo svizzero: è polmone e cuore della Dea. Polmone perche è incredibile come, giocando completamente tutte le partite da titolare, sia sempre uno dei giocatori con più chilometri percorsi in campo(ancora oltre i 12 km macinati). Cuore perché si fa sempre trovare nel vivo del gioco, costruisce, manovra, cuce,si inserisce, va alla conclusione e rincorre quando serve. Fondamentale.

De Roon 6,5: l’altro polmone, propulsore, centro vitale imprescindibile per questa Atalanta è l’olandese che con il suo apporto silenzioso ma dannatamente efficace ormai è diventato pedina inamovibile per il Gasp per quantità e sostanza. Testa, fiato, gambe e tanta grinta nel’anticipo.

Gosens 6,5: ha vinto ormai la timidezza d’inizio stagione ed è sempre più propositivo sulla corsia mancina, alla ricerca di duetti o triangolazioni con i compagni, peccato a volte non venga considerato e servito ma i suoi spunti sono davvero interessanti per tutta la durata del match.

Cristante 6,5: prima frazione di gioco in costante ricerca dell’inserimento, al 20′ il suo tiro viene stoppato da Astori dopo un sontuoso tacco di Gomez, al 38′ vuole restituire il favore con un cross basso che attraversa tutta l’area ma il Papu è in ritardo. Nella ripresa cala vistosamente e Gasp decide di preservarlo per il match di giovedì.
(Dal 71′ Ilicic 6: ormai diventato pienamente idolo dei tifosi dopo la doppietta a Dortmund, entra nei venti minuti finali, prova a slalomeggiare tra i viola, mette apprensione nella file dei toscani con i suoi repentini movimenti e nel recupero prova la conclusione ma, troppo debole, termina tra le braccia dell’estremo difensore avversario.)

Gomez 6,5: in netta ripresa, nel primo tempo prova l’intesa con Cristante ma dopo un suo tocco di tacco prima il compagno viene anticipato, poi è lui a non sfruttare una palla interessante messa in mezzo dal numero 4 neroblu. Nel recupero batte la punizione con cui Petagna raddrizza l’incontro. Nel secondo tempo è ancora intraprendente nonostante i continui raddoppi di marcatura di Milenkovic(poi espulso per due falli in pochi minuti proprio sul Papu) e Benassi:al 78′ Sportiello smanaccia in rimessa laterale un tiro-cross insidioso. Il fatto che finisca la partita in crescita, conquistando l’espulsione, fa ben sperare per il proseguo.

Petagna 7: gara di sacrificio di grande aiuto alla squadra anche se di contro la porta la vede con il contagocce. Proprio nel finale di primo tempo trova il gol del pareggio, di fondamentale importanza avendo sistemato il punteggio prima dell’intervallo. Al 58′ il triestino impegna Sportiello con un colpo di testa indirizzato nel sette per poi lasciare il campo nel finale dopo una prova positiva per grinta,voglia e per la rete decisiva che di conseguenza alza il voto.
(Dall’82’ Haas SV)

Gasperini 6,5: nel bel mezzo del tour de force, deve necessariamente optare per un turnover comunque ragionato vista l’importanza anche del match contro i toscani. All’inizio la squadra non trova subito gli automatismi, le distanze e i giusti equilibri e la Viola superare facilmente il centrocampo atalantino  e tramite ripartenze e verticalizzazioni arriva pericolosamente dalle parti di Gollini. Il gol nel recupero aggiusta la pratica prima del ” tè caldo” ed è un’iniezione di fiducia. Infatti nella ripresa la Dea conduce il gioco,non crea grossi pericoli ma ha sempre il pallino del gioco in mano rischiando qualcosa ancora in contropiede. Con Ilicic Gasp cerca il guizzo, con Hateboer cambia sistema e chiude con la difesa a quattro. Nel complesso è un buon punto considerando il fatto che questa sfida cadeva nel mezzo del doppio impegno tanto atteso con il Borussia. I nerazzurri sono ancora in piena corsa Europa League, hanno recuperato sulla Samp, allungato su Toro e Udinese e tenuto a distanza proprio la squadra di Pioli. Inoltre il Gasp ha avuto conferme importanti dalle cosiddette riserve (solo perché giocano meno come minutaggio) come Gosens,Castagne e Mancini.

Ed ora testa all’appuntamento con la storia: avanti Mister, ci regali un’altra serata magica!

Fiorentina(4-3-3): Sportiello 6; Milenkovic 6; Pezzella 6; Astori 6,5; Biraghi 6; Benassi 6(Dabo 6); Badelj 7;Veretout 6; Gil Dias 5,5(Thereau SV); Simeone 5(Falcinelli 5,5); Chiesa 6.
All. Pioli 6

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