Il 30 gennaio scorso era stato condannato a 3 anni e 10 mesi di reclusione per incendio boschivo doloso: al 73enne di Clusone, presunto piromane del Ponte del Costone, erano imputati ben otto roghi, appiccati nella zona tra la fine del 2016 e la primavera del 2017 quando finalmente i carabinieri erano riusciti a coglierlo in flagranza di reato.
Da allora era agli arresti domiciliari nel suo appartamento al civico 20 di via Nikolajewka a Clusone, all’interno di un condominio abitato da altre cinque famiglie, lo stesso che nella mattinata di venerdì 16 febbraio è stato teatro di un incredibile episodio: qualcuno, non si sa se è stato il 73enne avrebbe spruzzato nelle scale comuni uno spray urticante, provocando malesseri ai condomini presenti.
Immediato l’allarme al numero unico di emergenza 112 che ha attivato i vigili del fuoco di Clusone, la Polizia Locale, la stazione radiomobile dei carabinieri di Clusone e i carabinieri di Ponte Nossa, tutti giunti sul posto in pochi minuti.
I condomini, famiglie con bambini, sono stati evacuati: tutti sono usciti con le lacrime agli occhi, irritati dalla sostanza urticante.
Poco dopo in via Nikolajewka sono arrivati anche gli esperti del nucleo Nucleare Batteriologico Chimico Radiologico dei vigili del fuoco di Bergamo che proveranno a capire quale tipo di sostanza sia stata dispersa nell’aria.
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