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Verso il voto

Cagnoni sull’immigrazione: “Va gestita, questi ragazzi lavorino per la collettività”

Riccardo Cagnoni, candidato al Consiglio regionale per “Noi con l'Italia” e noto professionista della Val Seriana, commenta il caso dei due uomini condannati il 13 febbraio dal Tribunale di Bergamo a pagare una multa salata perché ritenuti i promotori della manifestazione di protesta dello scorso luglio: "è l'ennesima dimostrazione di come il sistema dell'accoglienza in vigore non funzioni"

Il tema dell’accoglienza dei richiedenti asilo è uno dei più dibattuti di questa campagna elettorale, ma anche uno dei più sentiti dalla cittadinanza. La Lombardia è la Regione italiana che accoglie il maggior numero di migranti e la Bergamasca, con i suoi oltre duemila richiedenti asilo, ormai da diversi anni è alle prese con la delicata questione. Da un lato c’è la necessità di dare aiuto a delle persone in difficoltà, dall’altro la gestione di un’integrazione non certo semplice. Lo dimostra il caso dei due uomini condannati il 13 febbraio dal Tribunale di Bergamo a pagare una multa salata perché ritenuti i promotori della manifestazione di protesta dello scorso luglio, a Castione della Presolana, contro l’arrivo di richiedenti asilo all’hotel Spampatti.

«Non entro nel merito della vicenda – commenta Riccardo Cagnoni, candidato al Consiglio regionale per “Noi con l’Italia” e noto professionista della Val Seriana –, ma è l’ennesima dimostrazione di come il sistema dell’accoglienza in vigore non funzioni. All’inizio si poteva anche parlare di emergenza, ma ormai sono anni che la situazione è questa e ciò significa che il problema è strutturale, non contingente. Io e “Noi con l’Italia” siamo ben lontani dai toni e dai modi che sono soliti utilizzare i rappresentanti della Lega, ma sarebbe ipocrita dire che non esiste un problema. La gente è stanca, provata dalla crisi economica e da uno Stato spesso cieco davanti alle difficoltà della propria popolazione. Il rischio, in questi casi, è di cadere da un estremismo all’altro: o il rifiuto totale o l’eccessivo buonismo. Personalmente, ritengo che non si possa far ricadere tutto il peso dell’accoglienza sui sindaci e sui cittadini; serve una regia superiore, ruolo che potrebbe ricoprire la Regione».

«La gente non sopporta l’idea che chi viene ospitato se ne stia tutto il giorno con le mani in mano quando ci sarebbero molte cose da fare a vantaggio della collettività – continua l’ex sindaco di Vertova -. E anche per loro sono certo che aiutare chi li ospita sarebbe più dignitoso. Modelli positivi ce ne sono. Penso alla Bergamasca e, più nello specifico, a Valleve, dove la difficoltà di gestire un numero di richiedenti asilo praticamente pari a quello degli abitanti è stata trasformata in una risorsa per tutta la comunità con la bellissima idea dell’Igloo Village, lodata dai principali giornali del mondo e usata per rilanciare il turismo della Val Brembana. Questa è la strada da seguire. Ma perché ciò avvenga, è necessario coniugare il rigore e il rispetto delle regole ai valori umani».

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