• Abbonati
I crolli

Wall Street trascina a picco le borse mondiali: Milano e l’Europa reggono l’urto

Il crollo peggiore dal 2011: una seduta da incubo quella di lunedì 5 febbraio per la borsa di Wall Street che ha avuto un inevitabile effetto domino su tutte le piazze mondiali.

Le prime ad essere toccate sono state le borse asiatiche, Tokyo in primis, con un crollo del Nikkei del 4.73%, seguito da Hong Kong con il 4,53% e Shangai con il 3,35%.

Il ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria di Tokyo Hiroshige Seko ha rassicurato tutti, sottolineando come le imprese abbiano profitti record e che quindi non ci sia da preoccuparsi per l’andamento dei mercati.

Ma a cosa sono dovute le vendite repentine sul mercato americano? La risposta si trova nell’aumento dei salari che avrebbero causato a loro volta un aumento dei prezzi e dell’inflazione.

Milano, così come il resto dei listini europei, ritrova però una stabilità tamponando con una perdita dell’1,74%.

Nemmeno le cripto valute sono state esenti da questo crollo, con il Bitcoin che ha segnato un crollo complessivo del 19,05% e si è stabilito a circa 6.000 euro di valore. Non si salva nemmeno l’Ethereum che scivola sotto i 500 euro.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI