Un vero e proprio monumento al degrado, con buona pace dei residenti del quartiere: stiamo parlando dell’ex Una Hotel di via Borgo Palazzo. Chiuso dal 20 dicembre 2013, con l’inizio dell’anno nuovo si avvia verso il poco prestigioso traguardo del quinto anno consecutivo di abbandono.
Quello che una volta era un hotel a quattro stelle (86 camere, alcune con idromassaggio, e sale conferenze, anello della catena nata nel 2000 per mano dell’imprenditore toscano Riccardo Fusi) oggi è uno spazio completamente inutilizzato, se non dai vagabondi e dai vandali che nel corso degli anni vi hanno fatto irruzione.
Con il passare del tempo la situazione non sembra affatto migliorata. Per accorgersene, basta fare un giro nel piazzale antistante la struttura. Tra vetri rotti, lamiere pericolanti e resti di bivacchi notturni, in giro si trova di tutto: coperte, cuscini, scarpe, calzini, ombrelli, persino dell’abbigliamento intimo maschile. E se si guarda attentamente tra i cespugli che stanno nei paraggi si può scorgere (oltre alle decine di cartacce, bottiglie di birra e bevande varie) anche del pentolame.
Una situazione che non cambia nemmeno alzando lo sguardo, dove (ormai da mesi) le scritte dei vandali campeggiano sulle alte facciate in vetro del complesso e non solo.
Eppure “durante il 2017 abbiamo ricevuto un solo esposto nel quale si lamentava la presenza di senza tetto all’interno dell’area, oltre a una situazione igienico-sanitaria precaria per la vegetazione incolta – spiega il comandante della Polizia Locale di Bergamo, Gabriella Messina -. Dopo i nostri interventi, tra febbraio e aprile, abbiamo coinvolto la proprietà in un sopralluogo concordando gli interventi per ripristinare i luoghi, oltre all’attivazione di un servizio di vigilanza h 24 per un periodo limitato. Attualmente – continua il comandante della Polizia Locale – non abbiamo avuto alcuna segnalazione o esposto, anche se durante un recente sopralluogo un nostro operatore ha trovato quattro sacchetti con delle coperte ed un materasso inutilizzabile, bagnato”, appunto.
Proprietario della struttura è un Fondo della società UnipolSai SRG. Dalla stessa Unipol fanno sapere che “continueranno le operazioni di messa in sicurezza dell’area”, ma sull’ipotesi di interventi o progetti di rilievo, per ora, non arrivano risposte. E anche dal Comune confermano l’assenza di richieste.
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