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Il caso

Barchessa, tutto pronto: manca solo la firma della Fondazione Carrara

Si tratta dell'ala museale mancante della pinacoteca riaperta al pubblico il 24 aprile 2015

Tutto è pronto, manca solo una firma: quella della Fondazione Carrara per il definitivo via libera alla realizzazione della ‘Barchessa’, l’ala museale mancante della pinacoteca riaperta al pubblico il 24 aprile 2015.

L’ala della Carrara che dovrebbe ospitare mostre temporanee, stando a quanto annunciato, doveva essere pronta già per la primavera del 2017, precisamente il 24 giorno aprile proprio per inseguire quel successo di pubblico che ebbe l’inaugurazione due anni prima dopo sette anni di chiusura a causa del cantiere di ristrutturazione.

Sponsor dei lavori è il Gruppo Vitali, che aveva presentato il progetto alla Fondazione Carrara offrendo di accollarsi i costi dei lavori.

Una volta ricevuto il progetto, che mira a trasformare l’ala di destra in uno spazio da usare sia integrato al percorso museale sia in autonomia, l’allora direttrice Emanuela Daffra aveva dato il suo assenso. La palla era quindi passata a Palazzo Frizzoni che, in quanto ente titolare della pinacoteca, aveva approvato il tutto sottoponendolo all’attenzione della Soprintendenza per il parere definitivo. Che è giunto.

Una formalità, dunque, quella delle firme. Almeno sulla carta. Perché in mezzo a quella della società di costruzioni, del Comune e della Soprintendenza manca proprio quella più importante: quella della Fondazione Carrara.

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