Nonostante la pesante sconfitta subita dalla sua Fiorentina in casa contro il Verona, per il piccolo Nicolò, tifoso viola arrivato da Chiuduno, la domenica calcistica è stata al limite della perfezione.
Una passione, quella per la Fiorentina, che Nicolò ha ereditato dal nonno e la sua famiglia ogni anno cerca di coltivare il suo amore a distanza con una gita all’Artemio Franchi: l’occasione capita domenica 28 gennaio quando il piccolo, con i suoi genitori, la zia Martina e il fratello Filippo, atalantino sfegatato, arriva a Firenze per la sfida contro l’Hellas Verona.
Nicolò compirà 9 anni ad aprile, gioca nella Grumellese e il suo ruolo preferito è quello del portiere: va da sé che il suo idolo sia il numero 1 viola Marco Sportiello, ex Atalanta.
Così all’Artemio Franchi Nicolò si presenta con un cartello, come se ne vedono tanti negli stadi: “Da Bergamo per tifare, ti prego Sportiello regalami la tua maglietta o almeno i tuoi guanti: forza Fiorentina”.
All’inizio della partita, durante il riscaldamento, Nicolò viene notato da un addetto alla sicurezza dello stadio che segnala la sua richiesta al preparatore dei portieri della Fiorentina: da lì il cenno che gli cambia la domenica, quello di tornare a fine partita a bordo campo.
E così, accompagnato dalla zia, al triplice fischio finale Nicolò torna vicinissimo al rettangolo di gioco: nonostante la sconfitta per 4-1 ecco avvicinarsi Sportiello che si toglie maglia e guanti e gli porge i doni.
Incredulo, Nicolò stringe tra le mani gli ambiti regali e si apposta fuori dallo stadio in attesa dell’uscita dei giocatori: “Li incorniceremo perché sono importanti” dicono lui e la zia al passaggio di Sportiello, che si ferma anche per un autografo.
La delusione per la sconfitta è cancellata e anche gli oltre 300 chilometri per tornare a casa, con la maglia del proprio idolo sulle spalle, sono stati meno pesanti.
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