Gian Piero Gasperini oggi, venerdì 26 gennaio, spegne 60 candeline, chiudendo così uno degli anni più incredibili della sua carriera da allenatore.
Se infatti l’avventura a Bergamo era iniziata male, anzi malissimo – ricordiamo i 3 punti nella prime quattro partite di campionato e il penultimo posto in solitaria – è poi continuata nel miglior modo possibile, inanellando una serie di 6 vittorie consecutive, piegando squadre del calibro di Napoli, sia all’andata che al ritorno, Roma, Inter e Sampdoria, divenendo così, a giugno, la quarta forza della Serie A e riportando la Dea sulla scena europea dopo 26 anni di assenza; scoprendo talenti cristallini, ora corteggiati da mezzo mondo oppure già venduti a cifre da record, come Conti, Caldara, Cristante, Petagna, Kessie o Gagliardini, e riscoprendo quelli più “anziani”, tra tutti il Papu Gomez e Masiello.
Non sono poi da dimenticare i successi in Europa League, dove il Gasp è stato in grado di schierare un’Atalanta aggressiva, competitiva e compatta, capace di imporsi di peso contro squadre prestigiose come Lione ed Everton (3-1 a Reggio Emilia e 1-5 a Liverpool) e di chiudere il girone da imbattuta al primo posto.
Tanti auguri quindi, al genio del calcio bergamasco, capace di plasmare l’Atalanta a sua immagine e somiglianza, con carattere, aggressività e forza, regalando a tutti i tifosi delle emozioni che difficilmente dimenticheranno.
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