“La sua Foppa, caro Presidente, mancherebbe, mi permetta uno speranzoso condizionale, non solo ai bergamaschi ma a tutto il mondo del volley italiano”: l’intervista a Luciano Bonetti pubblicata lunedì su Bergamonews (LEGGI QUI) ha toccato il cuore e i ricordi non solo dei tifosi rossoblu ma anche di tutti gli appassionati di pallavolo.
A scrivere è Miky Orione, “blogger” di Voghera, in provincia di Pavia, che da sempre segue il volley e che sulla pallavolo ha scritto anche un romanzo: non è riuscito a rimanere con le mani in mano quando ha letto la notizia di una Foppa che teme per il suo futuro. “Non verrebbe a mancare – continua – solo la squadra italiana più titolata al mondo, per oltre vent’anni fiore all’occhiello della pallavolo nazionale, verrebbe a mancare soprattutto un modo di concepire e fare volley unici, che molti le hanno invidiato e che altrettanti hanno, invano, cercato di imitare.
Verrebbe a mancare quel patrimonio umano di valori e ideali che per anni, noi appassionati abbiamo chiamato ‘stile Foppa’.
Verrebbe a mancare una società in cui sono nati, cresciuti e sbocciati gran parte dei talenti del nostro volley; una società, vale la pena ricordarlo, linfa vitale di quella Nazionale d’oro di inizio secolo.
Verrebbe a mancare, caro Presidente, quel patrimonio di sportività e lealtà che sono i tifosi della Foppa, straordinario esempio di dedizione e passione a prescindere da risultati e classifiche.
Verrebbe a mancare la bellezza di venire a Bergamo, anche da tifoso avversario, in quel palazzaccio divenuto suo malgrado tempio del volley e in cui tutti, almeno una volta, abbiamo sognato di giocare accanto a Lo Bianco, Piccinini, Grun, Cacciatori.
Con la speranza di vederla in veste di nonno super tifoso; con il cuore sempre”.
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