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Bergamo e non solo

Aggressiva e molto diffusa: in questi giorni il picco dell’influenza

Già tre milioni infatti sono stati contagiati dal virus che porta febbre alta, dolori articolari, vomito: sintomi che mettono ko il malato per diversi giorni.

Solo qualche giorno fa abbiamo dato i numeri degli accessi al pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo dove, nella prima settimana del 2018 c’è stato un boom principalmente per via dell’influenza. Che quest’anno è davvero aggressiva e anche cattiva e sta colpendo milioni di italiani. Già tre milioni infatti sono stati contagiati dal virus che porta febbre alta, dolori articolari, vomito: sintomi che mettono ko il malato per diversi giorni.

Ma il bello (anzi il brutto) è che non è finita qui. Anzi, il picco si avrà proprio nei prossimi gironi, più o meno questa settimana.

Lo annuncia il portale EpiCentro con Caterina Rizzo e Antonino Bella, del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità: “La stagione influenzale in corso presenta effettivamente una diffusione maggiore rispetto a quelle passate: i dati Influnet mostrano che alla prima settimana del 2018 il livello dell’incidenza è paragonabile a quello osservato nelle stagioni 2004-05 e 2009-10, anni in cui si sono osservati i picchi epidemici più elevati”.

La buona notizia è che “in termini di casi gravi e decessi, da influenza confermata, le stagioni 2009/2010, 2010/2011 e 2014/2015 (stagioni in cui si è avuta la prevalente circolazione del virus pandemico) sono state molto più severe”. Le fasce di età più colpite sono quella dei bambini al di sotto dei 5 anni (con circa 28,5 casi per 1000 assistiti) e quella tra 5 e 14 anni (15,1 casi per 1000 assistiti), anche se in entrambe si osserva un arresto, o addirittura una diminuzione, del numero di casi rispetto all’ultima settimana del 2017.

Ancora in aumento, invece, il numero di casi nei giovani adulti e negli anziani (in cui l’incidenza è rispettivamente di 13,4 e 8,1 casi per 1000 assistiti). Fra i casi gravi confermati per influenza, le fasce di età maggiormente colpite sono quelle dei soggetti al di sopra dei 18 anni di età (93%), il 14% di questi soggetti non presenta nessuna condizione di rischio preesistente e 3 sono donne in gravidanza.

 

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