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#maratonabilancio

Finanziaria 2018 partorita: giovedì il voto in Aula

Alla fine è saltata anche la proroga dei presidenti di Provincia. La maratona si è conclusa e il commissario Antonio Misiani può finalmente tornare a Bergamo.

Un formicaio impazzito. Si presenta così la commissione bilancio alle ore 00.30 di mercoledì 20 dicembre, quando (con due ore di ritardo) viene finalmente consegnato il maxifascicolo delle riformulazioni finali. È l’ultima spiaggia dei deputati, l’ultima occasione per fare passare una propria proposta. Man mano che i deputati passano in rassegna gli emendamenti riformulati, gli animi si scaldano, la frustrazione si diffonde, fino alle parole grosse che volano tra due parlamentari pugliesi su una questione del loro territorio.

“Lazzaro” – l’emendamento di cui vi parlavo ieri, di grande interesse per una primaria istituzione bergamasca – non ce l’ha fatta. Abbiamo combattuto fino all’ultimo, dibattendoci tra relazioni tecniche, pareri ministeriali e intrecci politici, ma non l’abbiamo spuntata. L’ultimo fascicolo è figlio del caos delle fasi finali e di pressioni e contropressioni di partiti, gruppi di maggioranza e di opposizione, correnti e correntine. Questo fuoco incrociato di richieste ha provocato parecchie “vittime”. Per tutti non c’era spazio, e Lazzaro ha avuto la peggio.

È saltata anche la proroga dei presidenti di Provincia. Era una norma assai richiesta da Upi, ma non ha retto le polemiche scatenate dalle opposizioni. Contrasti ci sono stati anche sulla riduzione delle firme da raccogliere alle elezioni politiche, ma questo emendamento è sopravvissuto in virtù di un compromesso proposto dal capogruppo del Pd Ettore Rosato.

Nelle 89 pagine del maxifascicolo finale c’è un po’ di tutto: da questioni molto importanti (le norme per il funzionamento delle agenzie fiscali, per esempio, o i fondi per la manutenzione delle strade provinciali) ad altre che lo sono assai meno, dagli interventi in favore della zootecnia estensiva al lavoro contributo per il sessantesimo della scomparsa di don Sturzo, dal programma di ricerca artico fino al “Fondo antibracconaggio ittico” proposto dai Cinquestelle.

Capita sempre così, al termine della discussione della legge di bilancio. I “paletti” saltano e nella legge entrano norme microsettoriali o ordinamentali, scelte magari utili per qualche territorio ma dalla dubbia valenza generale. È in questi frangenti che mi viene in mente la vecchia massima del cancelliere tedesco Otto von Bismarck: Meno le persone sanno di come vengono fatte le salsicce e le leggi e meglio dormono la notte.

Sono le 5.30. Tra non molto voteremo il mandato al relatore. La #maratonabilancio si è conclusa, giovedì si va in Aula.

Questa mattina torno a Bergamo. Dopo otto giorni di sedute ininterrotte, non vedo l’ora di riabbracciare la mia famiglia.

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