Dopo McDonald’s, dopo la francese Engie, dopo la Apple, la scure della Commissione europea cala ora sull’Ikea. L’antitrust della Ue ha infatti avviato un’indagine sul trattamento fiscale che l’Olanda ha riservato in particolare a Inter Ikea, con l’ipotesi che si tratti di aiuti illegali riservati al colosso svedese con intese ad hoc nel 2006 e nel 2011.
Grazie a questi accordi l’Ikea avrebbe versato meno tasse del dovuto ottenendo un vantaggio illegale su altre aziende. Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, grazie a una complessa rete di imprese, il colosso svedese avrebbe spostato denaro e profitti tra Olanda, Lussemburghese e Liechtenstein. Il meccanismo avrebbe permesso al colosso svedese di eludere centinaia di milioni di tasse in tutta l’Unione europea, circa un miliardo di euro di tasse tra il 2009 e il 2014.
Ikea dal canto suo replica dichiarando che gli accordi con il governo olandese “non violano” le normative Ue: “Il modo in cui siamo stati tassati dalle autorità nazionali olandesi, secondo noi è stato conforme alle norme dell’Ue. È positivo che l’indagine possa chiarirlo e confermarlo”.
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