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Grifal debutta in Borsa, l’imballaggio green di cArtù punta ai mercati esteri

Il debutto in Borsa per la Grifal Spa, società presente dal 1969 nel mercato del packaging di protezione, è previsto per la primavera 2018.

Il debutto in Borsa per la Grifal Spa, società presente dal 1969 nel mercato del packaging di protezione, è previsto per la primavera 2018.

In Piazza Affari si proporrà un aumento di capitale per una quota superiore al 10% – che è la percentuale minima prevista per la quotazione – ma molto inferiore al 50%.
Grifal intende infatti aprirsi al mercato e patrimonializzare la società al fine di investire nella crescita e nell’internazionalizzazione, pur mantenendo un saldo controllo sulla proprietà aziendale.

“Il nostro processo di crescita prevede l’apertura di altri siti produttivi, sia in Italia sia all’estero, opportunamente distribuiti in prossimità dei migliori mercati di sbocco – afferma Fabio Gritti, 61 anni, Ceo della Grifal -. Questo modello di crescita oltre a valorizzare l’insediamento di Cologno al Serio e le sue specificità progettuali, tecniche e produttive ci permetterà di creare una rete che renderà più sicura la nostra crescita, attraverso una distribuzione del rischio e un approccio più efficiente al mercato”.

Grifal ha già una base in Germania, a Bopfingen, nel Baden-Württemberg, ma gli orizzonti della società guardano oltre, all’Europa e agli Usa. Con un fatturato 2017 che si dovrebbe assestare sui 16 milioni di euro, con una crescita del 10% rispetto al 2016, e quattro nuove assunzioni negli ultimi dodici mesi che hanno portato il personale a 76 addetti, la società guarda alla crescita. La vera forza di questa società che si appresta a debuttare a Piazza Affari è il settore ricerca e sviluppo che occupa cinque persone e verso il quale la società investe ogni anno oltre un milione di euro. Dopo il successo del Mondaplen, creato nel 2003, un brevetto che prevede l’ondulazione del polietilene espanso per la creazione di soluzioni tecniche per l’imballo, nel 2015 il grande ritorno al green con l’ideazione di cArtù, un cartone ondulato che può arrivare anche a 20 millimetri di spessore e ha onde “ad arco” molto resistenti e flessibili che consentono di sostituire i materiali plastici.

“Il mercato italiano dell’imballaggio, tra il 2007 e il 2015, ha visto una crescita in termini di fatturato del 22,7%, toccando nel 2016 quota 3,1 miliardi di euro” dichiara Giulia Gritti, responsabile del marketing e componente del Consiglio di amministrazione di Grifal. Una famiglia, quella dei Gritti, che è alla terza generazione in azienda. Oltre a Fabio e Giulia, alla vicepresidenza della Spa c’è Roberto, fratello di Fabio.

Oggi la sede aziendale si estende su una superficie di 30.000 metri quadri, di cui la metà coperti dove – oltre a produrre imballaggi – si progettano e producono gli innovativi macchinari per l’ondulazione brevettati attraverso la Mondaplen Tech Srl, una controllata della Grifal.

Non resta che attendere la primavera quando la società sarà quotata all’Aim Italia, il mercato alternativo del capitale dedicato alle piccole e medie imprese, organizzato e gestito da Borsa Italiana Spa, operazione che è seguita dallo Studio BNC di Bergamo, in particolare da Giorgio Berta e Guido Tisi.

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