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Europa league

Atalanta, in palio non solo il primo posto: col Lione è già assaggio di sedicesimi

Nonostante il pass per il prossimo turno già staccato con una partita d'anticipo, per i nerazzurri la sfida coi francesi può valere molto di più della testa del girone, soprattutto dal punto di vista psicologico.

Lo champagne è già stato stappato due settimane fa a Liverpool ma per l’Atalanta la prima prova dell’esame europeo non è ancora finita: messo in cassaforte il passaggio del turno i nerazzurri sono chiamati ad un’ultima impresa, quella di chiudere al primo posto nel Gruppo E di Europa League.

Da impresa impossibile, il traguardo è diventato sempre più realtà di gara in gara: se ne è accorto soprattutto l’Everton, che dopo le “risatine” del sorteggio è stato preso a pallonate sia all’andata che al ritorno, sommerso da otto reti in due partite.

Per chiudere il cerchio ora si devono fare i conti con i francesi, appaiati alla banda Gasperini in testa alla classifica con 11 punti e decisi a cambiare marcia, con la motivazione di una finalissima che si giocherà nel loro stadio di casa.

Il tecnico dell’OL Bruno Genesio, archiviata la pratica Caen in campionato, ha subito portato l’attenzione dei suoi all’impegno di giovedì: “Dobbiamo dimostrare lo stesso spirito contro l’Atalanta per finire in testa al gruppo”.

Nessuna intenzione di lasciare lo scettro di migliore del Gruppo E, almeno a parole, ma il motivo è presto detto: il primo posto consente di evitare accoppiamenti da brivido, soprattutto quelli con le migliori quattro retrocesse dalla Champions.

I primi verdetti di martedì sera hanno “retrocesso” Cska Mosca, Celtic, Atletico Madrid e Sporting Lisbona, mentre mercoledì le raggiungeranno 4 tra Siviglia o Spartak Mosca, Shakhtar Donetsk o Napoli, Porto o Red Bull Lipsia e Borussia Dortmund o Apoel.

Per l’Atalanta l’ultimo appuntamento del girone è già, per spirito e posta in palio, una prova generale dei sedicesimi di finale, quando davvero conterà ridurre al minimo gli errori e giocarsi tutto in due partite: e con una classifica tranquillissima in Serie A Gasperini si può permettere anche di chiedere qualche straordinario a qualcuno dei suoi.

Come al Papu Gomez, protagonista di un’intervista pubblicata sul sito ufficiale della Uefa in cui l’argentino si è raccontato a tutto tondo, dai suoi idoli Aimar, Riquelme e Del Piero all’importanza che hanno avuto per lui allenatori come Simeone e Gasperini, passando dall’amore per l’Atalanta e dal sogno di giocare con la maglia nerazzurra una competizione europea.

La sensazione è che entrambi gli allenatori si vogliano giocare la partita con la formazione tipo e rispetto a un girone fa, quando tra i due c’erano storie tesissime, Bruno Genesio potrebbe lanciare dal primo minuto Memphis Depay, alle spalle di Mariano, che in Ligue 1 ha eguagliato il record di 12 gol in 16 partite che apparteneva a Benzema, e in linea con capitan Fekir e uno tra Cornet e Maolida perchè Traorè, che all’andata fece ammattire la difesa atalantina, non dovrebbe essere della partita.

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