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Appunti & virgole

Atalanta ko con l’Inter: i nerazzurri tengono lo champagne per l’Europa fotogallery

Gli uomini di Gasperini bene solo nel primo tempo, poi si inchinano a Icardi e la testa va a Liverpool. Ma servirà un altro Gomez

La differenza tra Inter e Atalanta? L’Inter ha un centravanti fuoriclasse, l’Atalanta per quasi un’ora a San Siro ha giocato senza centravanti, almeno fino all’1-0. E non ha ancora il vero Gomez. Icardi ha segnato tre gol nel 7-1 dell’anno scorso, due quest’anno ed è il secondo bomber della serie A con 13 gol. L’Atalanta ha Cristante come primo bomber, 4 gol. I numeri sono molto chiari e basterebbero per fotografare l’ultima sconfitta atalantina.

Non solo. Non c’è due senza tre: l’Atalanta quando ha la testa all’Europa perde anzi, per essere più precisi: gioca solo il primo tempo e molla nel secondo. E’ accaduto in Sampdoria-Atalanta 3-1 il 15 ottobre, prima di Atalanta-Apollon (il 19), 1-0 per i nerazzurri nel primo tempo, 3-1 per i doriani. Bis a Udine, 2-1 il 29 ottobre prima di Apollon-Atalanta, con l’Atalanta avanti 1-0 nel primo tempo e sotto alla fine. A San Siro (prima della sfida di Liverpool, giovedì 23) più o meno la stessa musica, si decide tutto nel secondo tempo.

Cosa cambia? Che stavolta i nerazzurri non hanno nemmeno fatto gol. Magari si consolano perché non ne hanno presi sette e ci mancherebbe pure che la goleada interista diventasse una tradizione. O qualcuno farà notare che non si può giocare contro la seconda squadra della serie A e concedere assenze come quelle di Spinazzola, Caldara e lo squalificato Freuler.

Però non era l’Atalanta champagne vista nel primo tempo a Genova contro la Sampdoria (Gomez in campo solo nell’ultima mezz’ora) o comunque protagonista per 45′ a Udine (Gomez assente). Ha svolto il suo compito e cercato di contenere l’Inter, ma non è riuscita a incidere, tolta l’occasione per Hateboer ben imbeccato da Ilicic. Poi Icardi ha preso i nerazzurri a testate e ha ristabilito i valori: l’anno scorso l’Inter (come sottolinea lo stesso Gasperini) era finita a 10 punti dall’Atalanta, quest’anno ha già più del doppio dei punti della squadra del Gasp.

Ovvio che, per fare paura all’Inter, devi avere un Gomez al top. Così non è da qualche giornata ormai, dall’infortunio che l’ha costretto a saltare anche Udine, mentre contro i ciprioti (pur acciaccato) due settimane prima aveva giocato e aveva inciso sulla partita, alla sua maniera. Pur senza segnare un eurogol come era accaduto al debutto europeo contro l’Everton.

Ecco, ora arriva la rivincita e Gomez ha l’occasione, giovedì a Liverpool, per riprendersi sulle spalle la squadra e riaffermare la sua classe, di fronte agli inglesi che hanno parecchi problemi e devono pensare anche a salvarsi, più che a qualificarsi per il prossimo turno di Europa League. Chiaro che ognuno dovrà fare la sua parte, con più attenzione anche in difesa sulle palle alte: la testa di Icardi sembra una calamita, tutti i palloni sono suoi, però soprattutto sul primo gol la difesa si è fatta beffare e ha lasciato completamente libero l’argentino.

L’Europa porta via molte energie, si è detto e ridetto e forse è inevitabile che la squadra pensi e tanto a un impegno che è una grande ribalta, mentre gli interisti hanno la mente sgombra e possono giocare senza calcoli e altri pensieri. Sono anche più forti, bisogna riconoscerlo. Come il Napoli, dove però l’Atalanta aveva stupito per un’ora, giocando alla grande.

Ora il logorio si fa sentire. Bisogna stringere i denti per due settimane, fino alla sfida col Lione che dovrebbe decidere il primo posto nel girone e poi Gasp e i suoi potranno dedicarsi solo al campionato. Intanto su la testa subito, a Liverpool contro l’Everton.
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