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Il verdetto

Agenzia del Farmaco, Milano beffata al fotofinish: le reazioni dei politici bergamaschi

Dopo la Brexit, sarà Amsterdam la nuova sede dell'Ema. La decisione è stata presa con il sorteggio: "Una beffa"

Votazioni per l’Agenzia europea del farmaco, Milano beffata al fotofinish. Dopo la Brexit, sarà Amsterdam la nuova sede dell’Ema. La decisione è stata presa con il sorteggio. Il ballottaggio (terzo e ultimo turno di votazione) tra Milano e Amsterdam era finito in parità, con 13 voti a testa. È quindi stato necessario il sorteggio della presidenza estone, che non ha usato la monetina – è stato precisato – ma ha scelto a sorte tra due buste.

“Una beffa”. Politici e amministratori, anche bergamaschi, continuano a ripeterlo. Impossibile, per tutti, trovare altri termini per descrivere una sconfitta decretata dalla sorte.

GIORGIO GORI – “Perdere così fa davvero rabbia – commenta il sindaco di Bergamo e candidato per la presidenza di Regione Lombardia -. È surreale che una scelta di questo rilievo sia affidata al sorteggio. Ciò detto, il dossier presentato da Milano era assolutamente competitivo, il migliore a giudicare dalle prime votazioni. È stato fatto un grande lavoro, che va riconosciuto al sindaco Sala e al Comune di Milano, alla Regione e al Governo. Ema a Milano sarebbe stato un grande e giusto riconoscimento alle qualità di Milano, che restano indiscusse, al di là di questo sfortunato episodio”.

ELENA CARNEVALI – “Non possiamo che essere dispiaciuti per la mancata assegnazione a Milano della sede dell’Agenzia europea del farmaco – aggiunge la parlamentare del Pd -. Un’occasione persa per il Paese e per la Lombardia, dopo che Milano è stata avanti al primo e al secondo turno e un’estrazione a sorte, poco consona a stabilire un’assegnazione di tale portata, ha stabilito il risultato finale. Al netto della delusione per questo esito, la candidatura di Milano è stata la centro di un lavoro di squadra: la politica, a tutti i liveli istituzionali, ha colto l’importanza della sfida impegnandosi al massimo per costruire una proposta che rispondeva a molti dei requisiti richiesti. Uno sforzo che non ha portato al risultato sperato, ma che certamente ci ha insegnato qualcosa: un modello dal quale ripartire alla prossima occasione, per garantire all’Italia e alla Lombardia il posto in prima fila che merita, anche in Europa”.

ROBERTO BRUNI – “I numeri delle prime due votazioni hanno dimostrato che Milano aveva tutte le carte in regola per giocarsi da protagonista questa partita e ospitare l’Ema nel dopo Londra. Spiace davvero constatare che l’Unione europea abbia affidato la decisione finale alla sorte anziché assumersi in pieno la responsabilità di una scelta così importante, producendo un esito che ha tutto l’amaro sapore della beffa”, conclude il capogruppo regionale di Patto Civico.

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