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L'intervista

De Martino, nuova Stella Michelin di Bergamo: “L’umiltà, il mio ingrediente segreto”

Lo chef del Florian Maison premiato dalla Guida 2018: "La sera in cui ho ritirato il riconoscimento ero senza lavapiatti e ho chiuso la giornata lavando pentole e stoviglie"

L’accento campano si riconosce subito, una volta entrati al Florian Maison. Ti accoglie e ti fa sentire a tuo agio, nella splendida location di San Paolo d’Argon circondata dal verde delle colline della zona convento.

Quella parlata dal forte sapore della costiera amalfitana è uno dei segni distintivi dello chef Umberto De Martino, Sorrentino doc: è lui l’ultima stella Michelin che si è appena illuminata nel panorama culinario di Bergamo.

De Martino a San Paolo d’Argon ci è arrivato nel 2015, chiamato a rilanciare definitivamente un ristorante-resort che, come una Ferrari, chiedeva solo di essere guidato da un grande pilota. Lui c’è riuscito: c’è una stella, ora, che lo certifica.

Il telefono della reception del Florian Maison è un continuo squillare: c’è chi chiama per fare i complimenti allo chef e alla sua squadra e chi, ovviamente, per prenotare un tavolo nella sala del neo-stellato.

Umberto De Martino

Giovedì 16 novembre, a Parma, De Martino è stato insignito del riconoscimento più importante e prestigioso, atteso e meritato, che ora il neo-stellato si tiene stretto dopo anni di sacrifici, sperimentazioni e crescita che l’hanno portato a diventare uno dei cuochi più in vista nella nostra provincia e non solo.

“Ho lavorato tanto in questi anni – racconta a Bergamonews – e ho sempre sperato, in cuor mio, di conquistare questa stella. Si tratta di un sogno che si realizza, è vero, ma non ne ho mai fatto un tormento”.

“Il Florian Maison non cambia con questa stella, non ne vedo il motivo – continua De Martino -. Chi veniva prima del riconoscimento troverà lo stesso ambiente ad accoglierlo perché la stella Michelin è arrivata per quello che abbiamo fatto fino a ieri, non per gli investimenti che faremo domani”.

Umberto De Martino

“Chi è lo chef De Martino? Mi ritengo una persona normalissima, forse un po’ troppo taciturna ma sempre disponibile”.

Di certo quel che non manca al nuovo stellato di Bergamo è l’umiltà: “Giovedì – racconta con un sorriso -, dopo essere stato a Parma a ritirare la stella, ho chiuso la giornata lavando pentole e stoviglie: il lavapiatti era assente e non volevo che la situazione gravasse sulla mia squadra. Mi piace pensare che l’umiltà sia il mio ingrediente segreto”.

“Se Umberto De Martino fosse un piatto potrebbe essere un buon risotto agli agrumi – risponde senza esitazioni -, che rimane morbido dopo la mantecatura conservando qualche lieve acidità”.

“Prossimi obiettivi? Stare bene con le persone che mi circondando – spiega lo chef -, dalla mia compagna (Monia, nella foto sopra, ndr) alla mia famiglia, dai miei collaboratori ai miei clienti. Ho altri sogni, certo, ma non voglio vivere con il pensiero di doverli rincorrere sempre e comunque”.

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