We Care, la scuola di educazione e formazione alla politica, torna con un corso a Villa d’Almè, Almè e Sedrina. Promosso da Acli, Aeper, Commissione attenzione sociale Parrocchia di Redona, Coordinamento provinciale di Libera, Fondazione Serughetti La Porta in collaborazione con il Comitato bergamasco per la difesa della Costituzione e l’Ufficio per la Pastorale Sociale della Diocesi di Bergamo è riservato agli adolescenti e ai giovani, dai 17 ai 35 anni.
Il corso ha come titolo “Cittadini attivi: nascita e sviluppo della partecipazione” si svolgerà a partire da lunedì 13 novembre fino a lunedì 15 dicembre, per cinque settimane consecutive.
“È da quattro anni che abbiamo avviato questo percorso sulla cittadinanza attiva, abbiamo parlato di Europa, poi di immigrazione – afferma Stefano Micheli, sindaco di Sedrina -. L’intento di questi incontri è di coinvolgere i giovani, avvicinarli e invitarli a scoprire la politica e all’impegno civile”.
La proposta di questo corso è stata ideata dai tre sindaci Stefano Micheli di Sedrina, Manuel Preda di Villa d’Almè e Massimo Bandera di Almè, che hanno trovato l’appoggio sul territorio di altre associazioni come le Acli e Cultralmente di Almè.
Il corso prevede anche un laboratorio realizzato in collaborazione con l’Ufficio per la pastorale sociale della diocesi.
“L’iniziativa é stata promossa anche sulla pagina Facebook Noi di Villa – spiega Simone Gamba, consigliere delegato alle politiche giovanili – . Abbiamo coinvolto anche le nostre parrocchie e le associazioni del territorio, oggi c’è troppa disaffezione alla politica, mentre é necessario tornare a prendersi cura della comunità in cui viviamo, capirne i meccanismi e perché no? Anche le difficoltà che incontra chi amministra”.
“Abbiamo aderito subito a questa iniziativa con Almé e Villa d’Almé perché é positiva e utile per avvicinsre i giovani alla realtá istituzionali – aggiunge il sindaco Micheli – É sempre più necessario attivare un percorso che mostri ai giovani le dinamiche che vivono ogni giorno le amministrazioni locali, e nel quale i giovani possano avere degli interlocutori a cui porre dubbi, quesiti, richieste e necessità. Contro la nichilismo, contro la disaffezione verso la politica e l’amministrazione pubblica crediamo sia necessario offrire incontri di questo tipo”.
“Prendersi cura ed essere cura per la comunità é un compito che coinvolge tutti – dichiara Sara Pressiani, assessore alle politiche sociali e cultura del Comune di Almé -. Il percorso abbraccia l’idea di fare rete dentro la comunità e tra le comunità. Gli incontri sono proposti in una formula interattiva e coinvolgente, nessuna lezione frontale. Si parte da un esempio pratico e attraverso questo si riescono a narrare le strutture e i passaggi che ci sono a monte, comprese le dinamiche burocratiche in cui spesso si inceppa la macchina amministrativa. É qui che entrano in campo le proposte di ciascuno, la cura, l’attenzione, la possibile soluzione per comprendere che un’attività dell’amministrazione comunale é anche roba tua”.
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