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La protesta

OrioCenter, i lavoratori contro l’apertura a Natale

Raccolta firme con l'appoggio dei sindacati. Filcams, Fisascat, Uiltucs: “ Metteremo in campo ogni iniziativa utile ad evitare questo affronto ai Lavoratori ed alle loro famiglie”

Tutte le domeniche di dicembre… poi le festività infrasettimanali e, infine, Natale (area food e cinema), Santo Stefano e Capodanno. Le aperture festive di Orio Center sono state ufficializzate giovedì 9 novembre con un “dispaccio” rivolto a tutti i consorziati. Che inizia a far infuriare.

“Per la prima volta nella nostra provincia si tenta di passare sopra anche al Natale ed al primo dell’anno che sono le Feste più sentite per la famiglia e gli affetti delle Persone: questo è troppo! …Eppure, per noi rimane prioritario che si possa lavorare per un commercio che faccia convivere servizi, sviluppo, crescita e corretta concorrenza in una dimensione meno frenetica, più umana, più rispettosa delle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori. Sostenere questo obiettivo significa anche rispettare e valorizzare il significato ed il valore sociale delle festività”.

Mario Colleoni, Alberto Citerio e Maurizio Regazzoni, segretari generali di FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL di Bergamo, non hanno gradito la notizia delle aperture, anche se la tempesta era nell’aria da qualche giorno e si mettono in campo tutti gli strumenti utili a far cambiare idea ai Signori dell’OrioCenter ed altri emuli in provincia: i lavoratori dei negozi della galleria si sono fatti promotori di una raccolta firme sostenuta da Filcams, Fisascat e Uiltucs per chiedere di abbandonare l’idea di aperture natalizie.

“Abbiamo incontrato la disponibilità di molti colleghi – dice Maria, occupata presso un negozio di profumeria di OrioCenter – e molti altri hanno garantito che appoggeranno la nostra raccolta, che le categorie di CGIL CISL UIL hanno da subito sostenuto. Al tempo stesso, alcune decine di lavoratori ci hanno detto che hanno avuto il veto di firmare qualsiasi petizione…. Nei primi giorni, comunque, abbiamo raccolto diverse centinaia di firme, e fino a quando non avremmo assicurazioni che l’intenzione di aperture festive sarà definitivamente cancellata proseguiremo nella nostra azione”.

In questi giorni, continuano i sindacalisti, “stiamo predisponendo un’azione unitaria per sostenere l’iniziativa dei lavoratori di Orio Center e di tutti gli altri centri commerciali della provincia, che sull’onda del “fratello maggiore” si sentiranno autorizzati, se non costretti, a ampliare a dismisura ore e giornate di apertura”.

“Come noto – proseguono Colleoni, Citerio e Regazzoni – la “liberalizzazione” degli orari introdotta nel 2011 con il Decreto “Salva Italia” ha eliminato ogni vincolo e regola in materia di orari commerciali, senza considerare gli effetti negativi che tale normativa ha prodotto su milioni di persone, in prevalenza donne, e sulle loro famiglie. È necessario affermano i tre che in parlamento si riprenda la discussione per porre fine ad una norma sbagliata ed ingiusta”.

 

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