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Il progetto

Orio, l’aeroporto a misura di autismo: “Sempre più inclusivo”

Il bilancio del primo anno di protocollo per aiutare le persone autistiche a vivere con serenità un viaggio aereo

A un anno dall’adesione dell’Aeroporto di Milano Bergamo al progetto “Autismo, in viaggio attraverso l’aeroporto” ideato dall’ENAC con la collaborazione di Assaeroporti, delle società di gestione aeroportuale e delle associazioni di settore, l’ente e la SACBO, società di gestione dello scalo, hanno fatto il punto sullo stato di applicazione del progetto.

Partito come “progetto pilota” sull’Aeroporto di Bari nel 2015, a carattere nazionale è stato sviluppato con la collaborazione della Fondazione Italiana per l’Autismo Onlus e con la Federazione Fantasia Onlus. Ha come obiettivo principale quello di aiutare le persone autistiche a vivere con serenità un viaggio aereo, permettendo loro, con un iter individuato dall’ENAC in coordinamento con le società di gestione, di poter visitare anticipatamente la realtà aeroportuale e di ottenere numerose informazioni sull’esperienza che si accingono a vivere, attraverso materiale dedicato, pubblicato sui siti delle società di gestione aderenti all’iniziativa.

Ad un anno dall’applicazione del Protocollo Autismo all’Aeroporto di Bergamo (ottobre 2016) è stato organizzato un incontro aperto ai Servizi Sociali degli Enti territoriali, alle associazioni dei disabili e invalidi civili, alle comunità e centri di assistenza diurni, per favorire il confronto a più voci su questo tema.

La società di gestione dell’Aeroporto di Milano Bergamo ha adottato il protocollo pubblicato sul proprio sito web (www.orioaeroporto.it) nella sezione dedicata alla mobilità ridotta, accompagnandolo con la descrizione del cosiddetto “percorso sociale”. Il progetto “Autismo, in viaggio attraverso l’aeroporto” intende fornire alcune semplici raccomandazioni ed elementari strategie rivolte agli accompagnatori per aiutare bambini e adulti autistici ad accettare serenamente il loro percorso di viaggio.

SACBO è preparata all’accoglienza di soggetti autistici con strutture, servizi e personale specializzato a loro dedicati, afferenti alla categoria DPNA (passeggero con problemi intellettivi o comportamentali). Allo scopo di fornire un’assistenza adeguata e personalizzata, confacente ai bisogni del singolo soggetto autistico, SACBO ha inteso coinvolgere i centri diurni, le strutture di supporto, le associazioni organizzate sul territorio, che siano in grado di affiancare la famiglia e/o l’accompagnatore nella fase di preparazione e nei preliminari del viaggio aereo.

A un anno dall’adozione del Protocollo di assistenza ai soggetti autistici, SACBO sta completando la formazione di tutto il personale con il supporto di psicologi esperti e
predisponendo uno spazio dedicato all’interno di Sala Amica dotato di ausili e riferimenti visuali al percorso sociale.

All’incontro odierno sono intervenuti Monica Piccirillo Direttore Aeroportuale ENAC Lombardia, Fulvio Cavalleri Vice Presidente Assaeroporti, Emilio Bellingardi Direttore Generale SACBO e Aldo Vignati Responsabile Qualità e Rapporti con l’Utenza di SACBO.

La responsabile della Direzione Aeroportuale Lombardia dell’ENAC, Monica Piccirillo, ha evidenziato gli aspetti caratterizzanti del progetto sviluppato su molti scali nazionali: “Bergamo ha armonizzato l’alto valore sociale del progetto con le necessità delle proprie realtà, coinvolgendo anche le associazioni territoriali che si occupano dei problemi collegati allo spettro autistico. Uno dei principali obiettivi dell’ENAC è quello di garantire il diritto alla mobilità di tutti i cittadini, prestando un’attenzione particolare alla tutela dei diritti delle persone con disabilità. Grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti, l’aeroporto mira sempre più all’integrazione con il territorio e alla promozione di iniziative volte a migliorare l’assistenza ai passeggeri e la qualità dei servizi. In questo scenario, la familiarizzazione con l’ambiente e l’accoglienza in aeroporto rappresentano validi strumenti per essere accanto ai soggetti autistici e ai loro familiari per cercare di contribuire a far vivere con serenità la peculiare esperienza del viaggio aereo”.

Fulvio Cavalleri, Vice Presidente Vicario di Assaeroporti ha dichiarato: “Assaeroporti ha fin da subito condiviso questo validissimo progetto dell’ENAC a cui anche SACBO ha aderito, così come diverse altre società di gestione aeroportuale, con l’obiettivo di fornire un fattivo contributo al miglioramento dell’esperienza di viaggio delle persone affette da autismo. Oltre all’aeroporto di Bergamo, che è stato il primo ad avviare il protocollo subito dopo quello di Bari – individuato da ENAC come scalo pilota – al progetto hanno aderito e implementato le attività previste gli aeroporti di Bari, Olbia, Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Milano Malpensa, Milano Linate, Napoli e Venezia. Stanno invece completando l’iter, successivo all’adesione, gli scali di Firenze, Pisa e Genova.

La qualità del servizio offerto al passeggero è un elemento fondamentale per la crescita del sistema aeroportuale nazionale in un contesto di mercato sempre più competitivo. Lo sanno bene i principali scali aeroportuali italiani che, attraverso interventi infrastrutturali finalizzati, stanno investendo risorse proprio sull’upgrading dei servizi dedicati ai PRM”.

“SACBO ha accolto l’iniziativa avviata da ENAC, in collaborazione con Assaeroporti, ritenendola un valore aggiunto all’impegno da sempre profuso nel garantire la migliore e più completa assistenza a coloro i quali rientrano nelle categorie dei PRM. Il Protocollo di Assistenza ai Soggetti Autistici, adottato un anno fa dal nostro aeroporto, ha confermato l’importanza dell’attenzione dovuta ai soggetti più deboli ai quali deve essere consentito accedere all’uso del mezzo aereo – dichiara Emilio Bellingardi, direttore generale SACBO – L’accompagnamento dei soggetti autistici, che parte da un percorso di familiarizzazione dell’ambiente aeroportuale, è una dimostrazione di apertura, professionalità e sensibilità del personale operativo e di quanti, a vario titolo, fanno parte del processo di accoglienza dei
passeggeri a ridotta mobilità e diversamente abili”.

“Da quando è stato introdotto il Protocollo di Assistenza ai Soggetti Autistici abbiamo accolto in media un soggetto a settimana, generalmente accompagnato da uno dei due genitori. Il percorso sociale permette di verificare la capacità del soggetto di seguire i vari passaggi, dall’arrivo in aerostazione al trasferimento sul piazzale per l’imbarco – spiega Aldo Vignati, responsabile qualità servizi aeroportuali e rapporti con l’utenza di SACBO – Non sempre i soggetti autistici, quasi sempre adolescenti, accettano di vivere l’esperienza completa, ma ciò che ne consegue è un’esperienza ugualmente utile per la famiglia, che prende coscienza della possibilità o meno di intraprendere il volo. È importante portare a conoscenza le famiglie con figli e soggetti autistici di questa opportunità, in un contesto che, relativamente all’Aeroporto di Bergamo, vedrà transitare quest’anno oltre 45mila passeggeri a ridotta mobilità sui collegamenti nazionali e internazionali, il 6% in più rispetto al 2016. Va sottolineato – aggiunge Vignati – che le procedure di assistenza sono concordate con le principali associazioni territoriali di rappresentanza delle persone diversamente abili, certificate sulla base della norma internazionale ISO 9001 ed approvate da ENAC che verifica, su base periodica, la qualità del servizio fornito. Il percorso di assistenza prende in
considerazione tutte le procedure e i punti di passaggio fuori e all’interno del terminal e ha come punto di riferimento la Sala Amica, dotata di televisore ad ampio schermo, monitor informativi sullo stato dei voli, servizi igienici dedicati e personale sempre a disposizione”.

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