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La novità

“C’è Luisa?”: il messaggio in codice per chiedere aiuto contro le molestie sessuali

I locali che aderiscono all’iniziativa presentano un adesivo identificativo all’ingresso così che i dipendenti sappiano che se una donna chiede di Luisa vuol dire che è già stata infastidita o teme di essere molestata e ha bisogno di loro, di noi.

Nella città svizzera di Winterthur diversi locali hanno dato vita a un’iniziativa per aiutare le donne vittime di molestie sessuali. Da adesso in poi, basterà chiedere di Luisa per ricevere un immediato aiuto.

I locali che aderiscono all’iniziativa presentano un adesivo identificativo all’ingresso così che i dipendenti sappiano che se una donna chiede di Luisa vuol dire che è già stata infastidita o teme di essere molestata e ha bisogno di loro, di noi.

Alexander Bücheli, portavoce della ‘Commissione Bar e Club’ di Zurigo sostiene che la campagna sia un complemento ideale e un messaggio chiaro sul fatto che la violenza sessuale non ha posto nella vita notturna. È forse questione di buio? Luisa sembra dirci di si anche se non gli si crede volentieri. Femmina, dal latino a fe et minus ovvero mancante di fede, erano creature imperfette e animali imperturbabili.

Questo è quello che si legge nel Malleus Maleficarum, antico testo inquisitoriale contro la stregoneria pronto a predicare quanto labile fosse il confine tra guaritrice, erroneamente strega, e femmina. Ecco che forse Luisa risulta anche un po’ strega e questo apparente paradosso ci piace a tal punto di provare a fare un tentativo, uno che più che una trovata pubblicitaria porta i contorni di una brutta proposta di legge fine a se stessa ma d’altronde si sa che le provocazioni culturali vengono intese a proprio piacimento e se ben pensate addirittura rivoltate per rincarare una
sana dose di scomodità rispettosa.

Iniziativa già attiva in Gran Bretagna dove si chiede di Angela oppure in Québec, dove si ordinano cocktail Angelot per essere soccorse, quello di Luisa resta un tentativo buono, forse troppo limitato, che quasi con goliardia inutile quanto intellettuale ci porta a chiamare a gran voce attenzione – mediante una donna che non esiste ma che vorremmo guadagnarci insieme – verso un grande problema contemporaneo.

 

Info sulla foto: Il rivisitismo di Fulber ci presenta Criminal Heart il nuovo dipinto ad olio di daliniana memoria dedicato al tema della violenza sulle donne. L’opera che misura 100 x 150 cm è promossa dalla sezione di Sanremo della FIDAPA la Federazione italiana delle donne nelle arti, professioni e affari che ha scelto come tema dominante appunto la violenza sulle donne.

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