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Il caso

Rissa in stazione, la Cgil scrive al Prefetto: “Chi ci lavora sia più tutelato”

La categoria provinciale che rappresenta i lavoratori dei trasporti chiede maggiore sicurezza: la sera del 25 ottobre l'ennesima rissa che ne ha messo in pericolo l'incolumità.

La Filt Cgil di Bergamo denuncia l’ennesimo fatto violento accaduto all’interno della stazione ferroviaria di Bergamo: era la notte del 25 ottobre quando, a seguito di uno scontro tra bande, persone estranee al servizio ferroviario – ma frequentatrici abituali della stazione – hanno sferrato colpi di bastoni e lanciato bottiglie e sassi prelevati dai binari, provocando danni ad alcune vetrate degli ascensori e causandone la loro inagibilità.

Nella mattinata di venerdì 3 novembre, per denunciare i rischi che corrono i lavoratori ferroviari, la Filt Cgil di Bergamo ha scritto una lettera al Prefetto Elisabetta Margiacchi, al sindaco del capoluogo Giorgio Gori, agli Amministratori Delegati di Rfi Maurizio Gentile, di Trenord Cinzia Farisé, di Centostazioni Sara Venturoni e di FS Sistemi Urbani Gianfranco Battisti.

“La rissa ha, purtroppo, coinvolto anche i lavoratori dell’impresa di pulizie, a quell’ora operativi sui treni in stazionamento sui binari – ha spiegato Marco Sala, segretario generale della Filt Cgil provinciale – Alcuni dipendenti sono stati colpiti, loro malgrado, da sassate e sono stati minacciati. Sono stati obbligati alla fuga cercando riparo nei locali di servizio e hanno chiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine tramite il Dirigente RFI operante nell’impianto. È ormai risaputo che negli ultimi anni – come già segnalato e ribadito dalla nostra organizzazione lo scorso 22 dicembre 2016 – la stazione e lo scalo ferroviario vengono utilizzati come bivacco da persone prevalentemente indigenti, senza fissa dimora e tossicodipendenti di varie nazionalità che hanno trasformato l’intera area, in particolare nelle ore serali e notturne, in un luogo di pernottamento ma soprattutto di spaccio di droga e dove più volte si sono verificati scontri fra bande rivali che presumibilmente cercano di contendersi il controllo del territorio”.

A seguito di un incontro svoltosi in Prefettura il 15 febbraio scorso, il sindacato ha preso atto dell’impegno profuso dalle Imprese Ferroviarie coinvolte nell’area che hanno provveduto a una prima fase di lavori di bonifica da siringhe e rifiuti abbandonati oltre che all’installazione di recinzioni di protezione dell’area interessata.

“Eppure – prosegue Sala – abbiamo constatato con amarezza che tale operatività è cessata pochi mesi dopo. È evidente che l’occasionalità e l’incompletezza di tali interventi non supportati – come suggerito a suo tempo dalla scrivente organizzazione – dallo sgombero degli edifici abbandonati e fatiscenti ma ancora oggi occupati abusivamente, dalla chiusura della stazione negli orari notturni e da un adeguato servizio di vigilanza esteso anche alle strutture di stazione e alle zone di stazionamento notturno dei treni, non consentiranno mai di salvaguardare la serenità operativa e l’incolumità fisica dei lavoratori, il mantenimento di adeguate condizioni igienico-sanitarie, il ripristino della legalità, la sicurezza e regolarità della circolazione treni”.

Per questi motivi la Filt Cgil ha annunciato che nei prossimi giorni presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Bergamo e una segnalazione alla ATS di zona: “Speriamo così che un intervento congiunto riesca a indurre le Imprese Ferroviarie competenti sulle strutture e sui servizi (RFI, Trenord, Centostazioni, FS Sistemi Urbani) ad avviare iniziative incisive e durature per garantire normali e sicure condizioni operative nell’intera area ferroviaria, a tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini che frequentano la stazione di Bergamo”.

E al Prefetto la Filt Cgil scrive: “Abbiamo già avuto modo di apprezzare l’azione del Suo predecessore la scorsa primavera, azione che ha prodotto risultati concreti cui purtroppo non è stato dato seguito in modo opportuno dai soggetti interessati. Confidiamo pertanto in un ulteriore intervento da parte Sua, a seguito di questa nostra nuova segnalazione, e restiamo disponibili per un successivo e auspicato incontro alla presenza di tutte le rappresentanze istituzionali e imprenditoriali competenti”.

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