• Abbonati
Balzo in avanti

Bergamo e ambiente, ok la differenziata
Mobilità: troppi incidenti

Il rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia pubblicato da Il Sole 24ore. La città passa dal 30° al 26° posto

Un salto in avanti di quattro posizioni. Così, nella annuale classifica delle città verdi, Bergamo passa dal 30° posto del 2016 al 26° del 2017 fra le 104 città capoluogo. Il 24° rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia, pubblicato da 'Il Sole 24Ore', incorona Mantova come città regina dell’ambiente, seguita dall'accoppiata Trento-Bolzano. A livello regionale, invece, Bergamo si piazza al 5° posto dietro Mantova, appunto (1°), Cremona (11°), Sondrio (16°) e Lodi (20°), ma davanti a Milano (31°) e Brescia (49°).

L'indagine si basa su 16 parametri divisi nelle macroaree Aria, Acqua, Rifiuti, Energie rinnovabili, Mobilità e Ambiente urbano; e per il primo anno è stato introdotto un meccanismo di "bonus" assegnati per le politiche innovative.

È di gran lunga la separazione dei rifiuti la voce più importante nella composizione della classifica finale. A Bergamo la produzione annua di rifiuti urbani, stando a quanto riportato dal rapporto, si attesta a 536,9 kg per abitante. Allo stesso tempo, però, attraverso la raccolta differenziata, ne recupera il 67,7% tutta con il porta a porta (come succede soltanto in altri 30 capoluoghi), superando così gli obiettivi minimi di legge del 65%. Un dato che la piazza al 18° posto a livello nazionale.

Se quest'ultima voce rappresenta il dato migliore, quello peggiore riguarda invece l'incidentalità stradale, inserita nella macroarea 'Mobilità e Ambiente Urbano': sono 10,68 le persone che hanno riportato lesioni ogni mille abitanti. 'Peggio' hanno fatto solo Massa (11,82) e Trapani (12,25).

Anche a causa del traffico, l'aria di Bergamo risulta in pessime condizioni: una media di 36 microgrammi di biossido di azoto (72° posto in Italia), 69 di ozono (72°), 31,5 di pm10 (80°) e 22 di pm 2,5 (56°): posizioni che risentono anche del fatto che per molte città questi dati non sono disponibili.

A proposito dell’incidentalità stradale: "I dati dei capoluoghi lombardi sono molto alti, con picchi inaccettabili di vittime a Bergamo e Milano - commenta Legambiente Lombardia -. Una conferma che è sul fronte delle politiche di moderazione del traffico autoveicolare e della ciclo-pedonalità che si potranno misurare i più importanti avanzamenti, in quanto l’automobile privata resta il principale antagonista del benessere urbano.

Sul tema della lotta al cambiamento climatico, l’agenda di Legambiente per la Lombardia vuole anche "risvegliare i Comuni dalla loro distrazione sugli investimenti in energie rinnovabili - prosegue l'associazione -. Solo a Bergamo, Como, Cremona e Lodi si registra qualche timido, ma ancora insufficiente, segnale in questa direzione: ma davvero non sembra che gli amministratori siano consapevoli della sfida (ma anche delle opportunità) che tutte le città hanno di fronte. E affinché le politiche climatiche abbiano successo presso cittadini e imprese, il ruolo guida delle amministrazioni pubbliche è cruciale".

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI