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Il bilancio

Prostituzione nella Bassa: 3 appartamenti sequestrati, rintracciate 10 donne

Dalle prime ore dell’alba di giovedì circa 100 Carabinieri sono impegnati in una maxi operazione di polizia giudiziaria gestita dalla Compagnia carabinieri di Treviglio

Il primo bilancio della maxi operazione di stamattina dei Carabinieri della Compagnia di Treviglio è positivo. Dalle prime ore dell’alba di giovedì circa 100 Carabinieri sono impegnati in una maxi operazione di polizia giudiziaria gestita dalla Compagnia carabinieri di Treviglio guidata dal Davide Onofrio Papasodaro. Su delega del sostituto procuratore di Bergamo Antonio Pansa, i militari dell’Arma stanno eseguendo un decreto di perquisizione domiciliare in oltre 50 immobili (appartamenti, sedi legali ed operative di società) nei Comuni di Brembate, Boltiere, Osio Sotto, Pontirolo Nuovo, Urgnano, Suisio e Terno d’Isola (leggi qui).

I militari hanno sequestrato penalmente e applicato i sigilli a tre appartamenti (tutti nell’ambito del Comune di Boltiere), dove i militari hanno accertato l’esercizio abituale dell’attività di prostituzione da parte delle occupanti. Si tratta di giovani cittadine dell’Est Europa. Complessivamente, durante il blitz sono state rintracciate 10 cittadine rumene, alcune delle quali non più “in attività”, altre invece operanti su strada e non nei domicili perquisiti dai militari.

Sono state recuperate anche alcune decine di grammi di droga in alcuni immobili ispezionati, mediante l’ausilio delle unità cinofile: hashish, cocaina e marijuana.

Un giovane rumeno è stato poi trovato in possesso di un passaporto ungherese presumibilmente falso e per tale motivo, oltre al sequestro del documento, è stato denunciato alla Magistratura Bergamasca per falsificazione documentale e per uso di atto falso. È stato inoltre sottoposto a sequestro penale anche del denaro contante la cui provenienza non è stata giustificata, come anche alcuni assegni da diverse migliaia di euro ritenuti “di interesse” dagli investigatori.

Sono in corso specifici approfondimenti per alcune posizioni riguardanti gli “affitti in nero”, in relazione appunto alle verifiche in atto da parte dei Carabinieri ed in particolare le dichiarazioni rese dagli affittuari di  fatto individuati, sprovvisti difatti di regolare contratto, pur pagando in contanti una regolare pigione. In valutazione, inoltre, la posizione di alcuni “intermediari” per le locazioni “sommerse” rilevate dai militari.

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