Sarebbe la fuoriuscita di sostanze pericolose da una ditta chimica di via Casirate Vecchia il motivo della grossa mobilitazione di forze dell’ordine e vigili del fuoco che ha animato la mattinata di martedì 17 ottobre a Treviglio.
L’allarme è scattato attorno alle 8.30: sul posto Polizia Locale, Polizia di Stato, Carabinieri, vigili del fuoco di Treviglio, Bergamo e Milano del nucleo Nucleare Biologico Chimico Radiologico, i tecnici dell’Arpa, il sindaco di Treviglio Juri Imeri e il consigliere delegato alla Protezione Civile Marco Ghiggini.
Ancora sconosciute le cause dell’incidente che sarebbe avvenuto alla Icib, storica azienda chimica del territorio in attività dal 1955, oggi il principale produttore italiano di acido fluoridrico in soluzione al 40% che con una produzione annua di oltre 10.000 tonnellate serve il 90% del fabbisogno nazionale.
Sarebbe proprio l’acido fluoridrico una delle sostanze che sarebbero fuoriuscite nella mattinata di martedì: in attesa delle rilevazioni del caso, i vigili del fuoco hanno consigliato ai residenti della zona di chiudere porte e finestre e di non uscire di casa.
È stato il sindaco Imeri, qualche ora più tardi, ad aggiornare tramite la propria pagina Facebook i cittadini sulle operazioni:
“Stamattina (martedì 17 ottobre ndr) presso le Industrie Chimiche ICIB in via Casirate Vecchia c’è stato un guasto agli impianti che ha causato la dispersione di acido fluoridrico. Sono prontamente intervenute la squadra di emergenza interna (che ha bloccato tutte le lavorazioni in corso e quindi la dispersione), i Vigili del fuoco di Treviglio, i carabinieri, il commissariato e la polizia locale ed è stata chiusa al traffico, in via precauzionale, la via Casirate Vecchia. Successivamente sono intervenuti i nuclei NBCR dei vigili del fuoco di Bergamo e Milano e l’Arpa, che stanno effettuando le operazioni di verifica. Sul posto anche Ats. Non sono state necessarie misure precauzionali inerenti la stazione. La situazione è sotto controllo, in costante monitoraggio e in via di definizione”.
Il problema pare sia legato al danneggiamento improvviso di un forno in cui avviene un particolare trattamento dei metalli: l’intervento immediato dei vigili del fuoco ha permesso di far depositare le sostanze pericolose a terra ed evitare che si diffondessero al di fuori dei confini aziendali.
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