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Centy

Centesimi inutili? C’è una novità per rimetterli in circolo

Si chiama Centy, l'ha creata Davide Caiafa, quarantenne di Magnago che, insieme a Lorenzo Vidoz ha inventato una startup innovativa con l’obiettivo di reinserire nel sistema economico decine di milioni di eurocentesimi.

Monetine, che passione. Non si sa che farne, restano così non utilizzate, a riempire spazi (tasche, contenitori, portafogli) creando più disagio che sollievo. ma sta arrivando un app dedicata a loro: un contamonete che risolverà il problema dei centesimi.

Si chiama Centy, l’ha creata Davide Caiafa, quarantenne di Magnago che, insieme a Lorenzo Vidoz ha inventato una startup innovativa con l’obiettivo di reinserire nel sistema economico decine di milioni di eurocentesimi. Questo strumento verrà posizionato in centri commerciali, negli aeroporti… insomma laddove vi sia la necessità di monete. Centy sarà in grado di riconoscere l’utente, che avrà la possibilità di convertire le monetine in denaro virtuale, che potrà poi accreditare dove meglio crede, conto corrente compreso.

Si tratta di una specie di contamonete classico a connessione bluetooth, gestito collegandosi dallo smartphone. Facciamo il caso di un supermercato: il cliente arriva, apre l’applicazione e si posiziona davanti a Centy. Il dispositivo lo riconosce e apre uno sportellino dove inserire le monetine. Lo sportello si chiude e il cliente dallo smartphone avvia il conteggio. Tutta l’operazione dura qualche secondo. Una volta che la macchina ha calcolato l’importo, chiede dove accreditarlo: bancoposta, conto corrente, ricarica telefonica… saranno gli utenti a decidere dove vogliono che vada a finire questo denaro.

Ecco come il suo inventore racconta a Il Giorno la nascita di questa macchina: “Ho constatato che avevo in casa un po’ di centesimi accumulati e ho iniziato a ragionare: se io ho 2 euro in casa bloccati e in Italia siamo circa 60 milioni, tutte le monetine bloccate diventano decine di milioni di euro, se non di più. Questo è un problema che comprende tutta l’Europa economica: dove c’è l’euro ci sono centesimi spesso inutilizzati. A oggi ci sono circa 180 milioni di euro bloccati nelle case degli italiani che non girano nell’economia. Dal 2002 sono state coniate monete da 1 e 2 centesimi per un totale di 46 miliardi di pezzi che tutti insieme pesano come una nave da crociera. Senza dimenticare i costi: la Zecca per coniare le monetee spende circa 30 milioni all’anno; poi le immette nel sistema economico ma la gente non le usa; così la Zecca è costretta a riconiarle per rimetterle in circolazione. È un cane che si morde la coda. E se da un lato ci sono le persone che non percepiscono più le monete come denaro, dall’altra parte ci sono categorie che invece ne hanno fortemente bisogno e che a volte devono anche pagare un servizio di rifornimento. Parlo della grande distribuzione o delle aziende che trattano anche piccole cifre ma che hanno bisogno di queste monetine. Quindi mi è venuta l’idea di creare un collegamento tra le persone che percepiscono le monetine come un fastidio e chi invece ne ha bisogno”.

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