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Lombardia popolare

Capelli: “Lasciamo il referendum fuori da contrapposizioni politiche”

Il capogruppo di Lombardia Popolare, Angelo Capelli: "Una concreta attuazione di quel federalismo differenziato che da anni chiediamo a Roma"

“Su un tema come la richiesta di maggiore autonomia l’invito a non andare a votare è superficiale. Il nostro referendum non è una mera richiesta di maggiori risorse e competenze ma la spinta per rilanciare il protagonismo dei territori e il ruolo di locomotiva d’Italia svolta dalla Lombardia”. Così il coordinatore regionale, Alessandro Colucci, e il capogruppo di Lombardia Popolare, Angelo Capelli, sono intervenuti sulle dichiarazioni del leader di FDI, Giorgia Meloni, in merito al Referendum d’Autonomia del 22 ottobre.

“È fuori luogo e forviante il tentativo – continua Colucci – di strumentalizzare i drammatici fatti di Barcellona con il nostro referendum. Noi ci muoviamo nel pieno rispetto della Costituzione ma soprattutto nell’interesse dei lombardi e dell’intero Paese che non potrà che beneficiare di una locomotiva con più potenza e velocità. In questi anni la Lombardia ha dimostrato come un’oculata gestione regionale dei servizi garantisce più risparmio per lo Stato e, quindi, per tutti i cittadini”.

“Per questo è importante che la Lombardia – conclude il capogruppo Capelli – abbia ancora più competenze e risorse da gestire: una concreta attuazione di quel federalismo differenziato che da anni chiediamo a Roma, consapevoli che oggi l’unità di una Nazione e il suo futuro passano dalla valorizzazione dei singoli territori e dal coraggio di riconoscere differenti competenze e velocità di attuazione tra gli essi. Lasciamo allora i contenuti del referendum fuori dalle, pur legittime, contrapposizioni tra leader politici”.

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