Confronto acceso fra liste di minoranze e sindaco all’interno del consiglio comunale di Brembate Sopra tenutosi nella serata di lunedì 25 settembre. Ad accendere il dibattito la proposta dei consiglieri comunali di “Patto Civico per Brembate Sopra” riguardo l’inserimento di un codice etico degli amministratori e dei dipendenti del comune e riguardo a tre interrogazioni presentate dalla lista civica in merito ad un presunto conflitto di interessi del vicesindaco Claudio Stucchi e dei consiglieri Nicla Gambirasio, Riccardo Rivellini ed Erika Limonta.
“Chi amministra è giusto che torni a seguire la morale che i politici di una volta possedevano e con questo codice vogliamo ribadire questo fattore. È un codice di autoregolamentazione che, senza alcun obbligo di legge, decidiamo di sottoscrivere per poter dimostrare ai cittadini la nostra volontà di portare avanti trasparenza e lealtà” spiega il capogruppo di Patto Civico per Brembate Sopra Tiziano Ravasio, mentre il collega Gennaro Esposito si concentra sul termine trasparenza: “Quando in Italia si parla di trasparenza, sembra che si parli di un reato. È erroneo pensarlo, perché c’è differenza fra trasparenza e legalità : nel momento in cui si chiede di esser trasparenti, non si accusa nessuno di aver commesso reati, si chiede piuttosto agli amministratori di dichiarare chi è e cosa fa. Con questo documento si vuole dimostrare ai cittadini che si è trasparenti e con esso vogliamo innalzare il livello di questo paese”.
La risposta del primo cittadino di Brembate Sopra Emiliana Giussani non è mancata e con essa anche la proposta di un accordo con le minoranze : “Se i consiglieri di Patto Civico non si ricordano male, nell’incontro fra i capigruppo tenutosi il 20 luglio scorso, ci si era accordati per un aggiornamento in cui si sarebbe analizzato il documento e stilato uno condiviso da portare in consiglio comunale e da estendere agli amministratori comunali, partendo da quello già presente per i dipendenti. Peccato che la scorsa settimana i consiglieri di Patto Civico abbiano scritto una lettera al prefetto in cui, fra le varie cose, si diceva che il sindaco non avesse nemmeno preso in considerazione la propria proposta. Oltre ad aver detto delle falsità, i consiglieri hanno compiuto un atto poco morale. Nonostante ciò propongo ai capigruppo delle liste di minoranza di incontrarci nuovamente per discuterne ed accodarci e per approvarlo in seguito in consiglio comunale”.
Dello stesso parere il consigliere del Movimento Cinque Stelle Danilo Albani Rocchetti, che si è dichiarato favorevole ad un rinvio in maniera tale da “poter votare il codice in maniera compatta in un futuro consiglio comunale” in quanto “tema trasversale”, mentre Tiziano Ravasio si è opposto fermamente a tale proposta: “Talvolta quando si prendono decisioni, occorre avere coraggio e questa sera occorre avere il coraggio di votare questo testo, non potendoci permettere un nuovo rinvio”. Dopo la nuova opposizione del sindaco all’approvazione del testo presentato, si è deciso per una definitiva revisione del codice in previsione di un futuro consiglio comunale.
In seguito a questa decisione si è passati alle interpellanze sui presunti conflitti di interesse dei membri della maggioranza. Coinvolti in questo caso il consigliere comunale Nicla Gambirasio, su cui si è chiesto chiarimenti per via della sua mansione svolta alla Polisportiva comunale coinvolta per alcuni lavori di manutenzione straordinaria; i consiglieri Riccardo Rivellini ed Erika Limonta, coinvolti professionalmente anch’essi nella polisportiva ed in un bando di richiesta di affitto per uno spazio adibito alla fisioterapia appartenente alla stessa polisportiva; ed il vicesindaco Claudio Stucchi che, in quanto assessore ai lavori pubblichi, avrebbe rapporti professionali con quattro società operanti nel settore di competenza, fra le quali una operante sul territorio comunale ed un’altra legata ad un parente entro il quarto grado.
A quel punto Emiliana Giussani ha chiarito la situazione : “Tengo a precisare che tutto ciò è stato controllato prima dell’insediamento dal segretario comunale e, oltre a ciò, ci siamo serviti di un nostro consulente legale per chiarire la problematica – afferma il primo cittadino di Brembate Sopra – Nel caso del consigliere Gambirasio ci troviamo di fronte ad un rapporto saltuario con la polisportiva in quanto allenatrice di spinning e quindi esterno ai lavori di ristrutturazione compiuti al campo sportivo, nel caso dei consiglieri Rivellini e Limonta essi hanno ruoli all’interno della polisportiva di tipologia non gestionale o di potere, mentre il vicesindaco Stucchi, oltre a non operare sul territorio comunale nonostante l’attività di geometra, i rapporti con quelle società si sono chiusi prima delle elezioni del 2012, quindi due mandati fa. In tutti i casi non riteniamo esserci alcuna incompatibilità con gli incarichi sostenuti e se in futuro ci trovassimo di fronte a casi di conflitto di interesse, a quel punto prenderemo in considerazione caso per caso”.
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