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Le pagelle

Al 94′ Atalanta trova un pareggio meritato: anzi, che rammarico

Il peggiore? Kurtic. I migliori sono Gasperini e Freuler con 7.5: le pagelle del nostro Giulio Bassani

All’Artemio Franchi di Firenze si affrontavano due squadre che hanno cambiato molto durante la sessione estiva di mercato. Due formazioni che han dovuto attendere la sosta per le nazionali per iniziare a carburare con l’Atalanta che ha totalizzato 7 punti in 3 gare contro Sassuolo, Chievo e Crotone mentre per i Viola vittorie su Verona e Bologna e sconfitta di misura a Torino contro la Juventus nel turno infrassettimanale nonostante una buona prova a livello difensivo.
Pioli recupera Laurini a destra nella difesa a quattro completata dai centrali Pezzella e Astori e dal terzino sinistro Biraghi a protezione di Sportiello. Sanchez, affiancato da Veretout, rimpiazza lo squalificato Badelj a centrocampo. Simeone guida l’attacco dei toscani davanti a Chiesa, Thereau e Gil Dias. Nell’undici di Gasperini invece qualche novità per via del turnover in vista della sfida di Europa League contro il Lione. Tra i pali confermato Berisha, la linea difensiva a tre è composta da Toloi, Caldara e Palomino (Masiello in panchina a riposo). Spinazzola torna sulla fascia mancina dopo l’infortunio rimediato in nazionale, mentre Castagne fa rifiatare Hateboer sulla corsia di destra. Al centro De Roon si riprende il posto da titolare insieme a Freuler. In avanti c’è Kurtic a supporto di Gomez e Ilicic.

La Fiorentina parte meglio e al 6′ Thereau che fa partire un tiro troppo morbido che finisce tranquillamente nella mani del portiere nerazzurro. Dopo un’inizio così così al 10′ l’Atalanta ha la prima occasione: Gomez trova Kurtic in area ma lo sloveno si fa respingere in angolo il tentativo. E allora la Viola passa:lancio lungo dalla difesa, l’ex Udinese Thereau fa da torre per Chiesa che vince il duello con Palomino (qualche responsabilità per lui) con un destro dai 20 metri trafigge Berisha incolpevole. Un altro gran gol del figlio d’arte dopo quello contro il Bologna che dimostra la sua crescita esponenziale. La squadra di Gasperini però non smette di giocare il suo calcio e la Fiorentina comincia a soffrire. Al 22′ Ilicic lancia per Gomez, anche grazie ad un liscio di Veretout, l’argentino con l’esterno destro mette al centro per Freuler che da due passi spara su Sportiello che compie un intervento miracoloso salvando il risultato. Pochi minuti più tardi Toloi è costretto ad abbandonare il terreno di gioco e al suo posto Gasperini lancia Mancini che esordisce con la maglia atalantina. Alla mezz’ora Ilicic allarga per Castagne che gli restituisce il pallone, ma il destro del numero 72 è alto sulla traversa. Nel recupero sugli sviluppi di un corner ci prova Palomino che però non trova la porta. Si chiude dunque la prima frazione di gioco con qualche rimpianto per le palle-gol gettate al vento per gli orobici sotto di una rete immeritatamente. Nella ripresa non cambia il copione: è la squadra di Gasperini a fare la partita. Ilicic al 50′ sfiora il gol con la specialità della casa, una punizione che finisce di un niente sopra la traversa. Il tecnico di Grugliasco inserisce Cornelius per un Kurtic ancora non sufficiente, mentre Pioli toglie Simeone per Babacar. Al 61′ Pezzella stende in area lo sloveno che aveva seminato panico nella retroguardia toscana con uno slalom identità a quello della gara contro il Crotone. Il VAR conferma la decisione di Pairetto: è rigore per l’Atalanta. Dal dischetto si presenta il Papu,già a segno contro Chievo e i calabresi, ma questa volta il suo tiro è respinto da un super Sportiello. I viola tentano di mettere la testa fuori dalla propria metà campo e in occasione di un corner Astori reclama un rigore per trattenuta di Spinazzola( il rigore sarebbe netto ma né l’arbitro centrale né la tecnologia interviene). L’Atalanta non si perde d’animo ed è ancora Ilicic al 66′ su sponda di Cornelius a cercare il gol con una girata che non inquadra però la porta. Pochi minuti più tardi il numero 72 costringe l’allenatore al secondo cambio obbligato per un problema alla caviglia. Dentro dunque Orsolini, mentre il tecnico dei gigliati manda in campo Maxi Oliveira e Eysseric al posto di Biraghi e Thereau. All’85’ altra ghiottissima palla-gol per la dea: angolo di Gomez, l’estremo difensore avversario respinge la deviazione del compagno Sanchez, la palla arriva a Orsolini che tenta la rovesciata con la palla che sorvola di poco il montante. Sembra davvero la serata storta, in cui la palla non ne vuole proprio sapere di entrare. E tutto ciò viene confermato due minuti dopo quando Gomez serve ancora l’ex Ascoli che si gira e apparecchia per Castagne, ma Sportiello salva anche sul tiro del belga. Sul ribaltamento di fronte Dias termina a terra dopo un contrasto con Berisha che sembra prima toccare la palla. Con la conferma del VAR Pairetto non concede il penalty generando le proteste dei padroni di casa. Nel recupero con l’Atalanta tutta sbilanciata in avanti alla ricerca del pari Babacar tutto solo si allunga il pallone e il portiere orobico recupera la palla. Un errore che costa caro all’attaccante perché proprio all’ultimo respiro arriva lo strameritato pareggio nerazzurro: lancio in avanti di De Roon, sponda di testa di Cornelius per Freuler che infila Sportiello con un esterno destro prefetto.
Nel complesso un pareggio agrodolce, che sta quasi stretto nonostante la rete arrivata proprio allo scadere. L’Atalanta, dopo un’inizio balbettante, ha dominato in casa della Fiorentina costruendo tantissime occasioni da gol. Manca solo la finalizzazione che avrebbe permesso agli uomini di Gasperini di poter anche portare a casa i tre punti. Le statistiche parlano chiaro: 43%-57% il possesso palla, 6-14 il conto dei tiri (2-5 nello specchio della porta), 6-13 occasioni da gol. Insomma numeri da grande squadra. Continua però il tabù del Franchi che non viene ormai espugnato dal lontano 1993. Le uniche pecche della serata sono le 5 ammonizioni(Spinazzola, De Roon, Mancini, Castagne e Freuler) e i due infortuni subiti da Toloi e Ilicic(speriami non sia nulla di grave anche se sarà davvero difficile,quasi impossibile,vederli in campo a Lione). Ma alla fine tutto sommato è un buonissimo punto per la grande prestazione offerta, per il morale in vista di Lione, e anche per la classifica dove la dea si trova ancora nella parte sinistra con 8 punti. E soprattutto dopo la sosta questa squadra non ha mai perso: 2 vittorie in casa e 2 pareggi in trasferta (dove avrebbe meritato qualcosa di più) senza dimenticare lo strepitoso successo in Europa League. Parlando di coppa, ora testa al Lione (fermato 3-3 in campionato dal Dijon),uscire con un risultato positivo dal Groupama Stadium sarebbe fondamentale è importante in vista della qualificazione ai sedicesimi.

Ecco le pagelle

Berisha 6: non ha nessuna colpa sullo splendido gol di Chiesa. Per il resto la Fiorentina non crea particolari grattacapi all’albanese che nel finale rischia su Dias in area ma sembra colpire il pallone.

Toloi 6,5: nei minuti iniziali anticipa Thereau in area su cross di Simeone. Al 25′ deve lasciare il terreno di gioco per un problema muscolare alla coscia. (Dal 25′ Mancini 7: è il 21^ giocatore utilizzato da Gasperini, che lo avrebbe voluto far esordire di già in precedenza. Entra a freddo in campo per l’infortunio del compagno di reparto brasiliano ma lo fa con grande personalità e precisione. Un esordio in A molto positivo)

Caldara 7: altra prestazione positiva per lui che vince molti duelli con gli attaccanti della Fiorentina. Dalle sue parti si passa difficilmente. Recupera molti palloni,ben 7.

Palomino 6: qualche responsabilità sul gol dei gigliati dove si fa sorprendere da Chiesa. Sul tramonto del primo tempo cerca il gol con un colpo di testa alto Molto meglio nella ripresa e arriva alla sufficienza.

Castagne 6,5: dalle sue parti si aggira un certo Chiesa e l’esterno belga soffre un po’ la sua presenza. Nel finale spinge e corre molto(ben 11.55 km percorsi in campo) e sui suoi piedi capita un’occasione clamorosa ma Sportiello sventa la minaccia.

Freuler 7,5: al 22′ si mangia il gol del pareggio su assist invitante di Gomez. Anche lui corre davvero tanto e alla fine si riscatta grazie ad un grandissimo destro che ristabilisce proprio allo scadere la parità. Un grande gol per lo svizzero.

De Roon 6,5: qualche sbavatura in uscita, ma macina chilometri all’interno del rettangolo verde. Ammonito giustamente per un fallo tattico è sempre e comunque fondamentale nella manovra atalantina.

Spinazzola 6,5: nel primo tempo pare ancora frastornato dalle vicende estive e troppo molle non incide sulla gara e la corsia di sinistri ne risente. Nella seconda frazione di gioco invece convince, torna a giocare come ci aveva abituato. Le premesse per ripartire ci sono, il ghiaccio è stato rotto, ora tutto è sempre nelle sue mani.

Kurtic 5: meno clamorosa, ma come a Verona, non concretizza una buonissima palla-gol servita dal Papu. Ancora una prestazione sottotono, mai nel vivo dell’azione. Prestazione pienamente insufficiente.( dal 51′ Cornelius 6+: non riesce mai a trovare la via del tiro verso la porta. Si vede ben poco nelle azioni d’attacco nero azzurre. Alla fine risulta decisivo perché appoggia per il gran gol dell’1-1)

Ilicic 7: sempre in partita e anche uno dei più pericolosi della squadra. Inizia l’azione che porta poi alla rete mancata di Freuler. Al 31′ ci prova di destro dopo un uno-due con Castagne e tra primo e secondo tempo calcia due punizioni insidiose, soprattutto la seconda. Conquista il calcio di rigore poi fallito e prima di lasciare il campo per un problema alla caviglia destra servito da Cornelius tenta la conclusione verso Sportiello non trovando la porta. Tanta produzione lì davanti per lui che può spaccare le partite.(Dal 71′ Orsolini 7: terza gara di fila da subentrato per il gioiellino di proprietà della Juventus che ancora una volta ha un ottimo impatto sul match. Con una rovesciata cerca il gol capolavoro e tre minuti più tardi serve Castagne che poi spreca. Tre indizi fanno una prova: il giocatore è ideale per i finali di gara)

Gomez 6,5: dopo la doppietta al Crotone, si mette nelle vesti di assist man ma né Kurtic né Freuler sanno approfittare. Buona partita, macchiata dall’errore dal dischetto. Avrebbe potuto fare 3/3 dopo i penalty segnati nelle due precedenti gare ma il portiere avversario, che lo conosce bene, gli nega questa gioia.

Gasperini 7,5: quest’Atalanta non ha paura di nessuno. L’inizio è così così ma poi la squadra cresce e costringe la Viola a giocare solo di rimessa. Dominare al Franchi non è da tutti. Peccato per la vittoria che non arriva, ma il mister si conferma molto abile nella gestione del turnover in vista degli ultimi due impegni prima della sosta. La squadra c’è, ora c’è da provare a bissare l’impresa del 14 settembre a Reggio Emilia contro l’Everton. Una cosa è certa: questa squadra ci crede sempre e non si arrende mai.

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