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Verso il referendum

Maroni a Bergamo: “Le risorse dei cittadini lombardi rimangano a loro”

“Vogliamo che le risorse versate dai cittadini lombardi rimangano a loro”. Roberto Maroni lancia da Bergamo l’autonomia della Lombardia in vista del referendum del 22 ottobre.

Sono pronti a spiccare il volo verso l’autonomia i comitati bergamaschi per il “sì” al referendum del 22 ottobre riunitisi sabato 23 ottobre alla Casa del Giovane di Bergamo per l’evento “Mi fa volare”.

La manifestazione, organizzata dai comitati legati al centrodestra, ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di persone (circa 300), fra le quali numerosi amministratori pubblici presenti sul territorio, ma anche esponenti della politica regionale e nazionale quali il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni (Lega Nord), gli assessori regionali Alessandro Sorte (Forza Italia) e Claudia Terzi (Lega Nord), il segretario provinciale della Lega Nord Daniele Belotti, il coordinatore provinciale di Forza Italia Paolo Franco ed l’onorevole Gregorio Fontana (Forza Italia).

“Vogliamo chiedere allo Stato più competenze e risorse con il referendum, in particolare le risorse che i cittadini lombardi versano in tasse – spiega Roberto Maroni –. Vogliamo che la metà del residuo fiscale (la differenza fra quello che i cittadini lombardi versano e quello che viene ridato loro) resti nella nostra regione e questo si attesterebbe sui 27 miliardi”.

Il presidente della regione ha inoltre specificato come la richiesta di autonomia non sia quella di statuto speciale : “Non vogliamo chiedere lo statuto speciale perché comporterebbe lunghe procedure per la modifica della Costituzione , quindi chiediamo l’autonomia, che ci permetta di avere deroghe alla legge ordinaria”.

Grande soddisfazione per la folta partecipazione da parte di Alessandro Sorte, assessore alle infrastrutture ed alla mobilità della Regione Lombardia, che lancia un monito agli elettori: “Siamo tutti mobilitati per un referendum che può segnare un cambiamento nella vita dei cittadini lombardi. Quello che è più importante ora è tirare il “calcio di rigore” del 22 ottobre che potrebbe portarci alla vittoria”.

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