Da Rho a Zingonia, con 240 chili di hashish suddivisa in panetti da un chilo e nascosta in sacchi di tela tra il bagagliaio e l’abitacolo di una Lexus: questo era il tragitto che avrebbe dovuto compiere J.G., 29enne marocchino regolare in Italia e incensurato, che i carabinieri hanno fermato mercoledì a Stezzano, prima che potesse consegnare la merce.
I militari dell’Arma avevano notato l’attività sospetta dell’uomo a Rho e avevano iniziato a pedinarlo: una volta imboccata l’A4 in direzione Bergamo, il 29enne ha proseguito il suo viaggio fino al casello di Dalmine, dove ha lasciato l’autostrada e si è diretto a Stezzano, dove risiede.
Qui i carabinieri hanno deciso di intervenire, bloccando l’auto per un controllo: immediato il tentativo di fuga del ragazzo che ha frenato bruscamente e ha tentato di dileguarsi a piedi. Nel tentativo di superare una recinzione, però, è rimasto ferito e non ha più potuto proseguire la sua corsa: i militari lo hanno arrestato per detenzione di droga e per resistenza a pubblico ufficiale.
Condotto in carcere a Bergamo il 29enne si è difeso dicendo di aver ricevuto l’incarico da un amico: trasportare la droga fino a Zingonia in cambio di mille euro. Una versione che gli inquirenti stanno ancora approfondendo: nonostante prima di mercoledì fosse sconosciuto agli archivi delle forze dell’ordine, non è stata scartata l’ipotesi che possa trattarsi di un grossista che fornisce pusher del Milanese e della Bassa Bergamasca.
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