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Il caso

Torre Boldone, scontro totale in consiglio comunale: le minoranze lasciano l’aula video

Seduta movimentata quella di lunedì 18 settembre: sul tavolo della discussione l'intervento su Facebook dell'assessore Bonaiti nei confronti del prefetto e le variazioni al piano di governo del territorio.

Consiglio comunale movimentato a Torre Boldone dove, nella serata di lunedì 18 settembre, durante la seduta i consiglieri di minoranza Alberto Ronzoni (Lista Civica “Cittadini di Torre Boldone”), Guido Spreafico e Nadia Lorenzi (Lista Civica per Torre Boldone) hanno abbandonato la sala consiliare in polemica con la maggioranza.

A far discutere gli ordini del giorno riguardanti la deliberazione proposta dai consiglieri di Lista Civica Cittadini di Torre Boldone e Lista Civica per Torre Boldone sull’intervento su Facebook dell’assessore ai servizi sociali Vanessa Bonaiti datato 21 agosto 2017 (LEGGI QUI); e le ventiquattro interrogazioni poste dai consiglieri di maggioranza sulle affermazioni pronunciate in un’assemblea pubblica riguardo la variazione del piano di governo del territorio (PGT).

Riguardo al primo punto, le due liste di minoranza hanno posto una richiesta di deliberazione congiunta sull’intervento dell’assessore Bonaiti nei confronti del prefetto di Bergamo Elisabetta Margiacchi e hanno richiesto la censura dell’assessore per l’utilizzo di “frasi inqualificabili, che compromettono l’immagine dell’intero ente” oltre a considerare “inaccettabile” il comportamento dell’assessore.

“Abbiamo segnalato tutto ciò perché abbiamo considerato queste frasi rilevanti, non perché ci interessi controllare il profilo social dell’assessore Bonaiti” ha aggiunto Guido Spreafico, mentre Alberto Ronzoni ha sottolineato la pericolosità delle parole utilizzate: “E’ inammissibile che la maggioranza sostenga tale volgarità, visto che c’è perché il passo fra le parole e i fatti è breve”.

La risposta del sindaco Claudio Sessa non è mancata ed ha ribadito la scelta di sostenere il proprio assessore: “Al consigliere Ronzoni evidentemente piacciono le nostre proposte perché da esse prende spunto per copiare, o meglio scopiazzare perché lo fa male e fuori luogo in senso lato – spiega il primo cittadino – Dopo aver dato saggio del suo concetto di emancipazione rivolgendo all’assessore Farnedi espressioni sgradevoli (“Fai più bella figura se tieni la bocca chiusa”) in una riunione dei capogruppo, imbarazzanti per mancanza di rispetto per la donna prima che per la figura politica, dopo aver infangato la figura professionale dell’assessore Cividini pubblicamente sul notiziario comunale, ora ha trovato i degni compari e compagni di viaggio nei consiglieri della sua Lista Civica per Torre Boldone e tutti insieme si incamminano sulla strada che porta alle elezioni del 2019 puntando tutto su un programma veramente innovativo: gli attacchi ad personam, nei mesi scorsi rivolti anche a me, ora tocca a Vanessa”.

Alla proposta della minoranza ha risposto anche Vanessa Bonaiti, che ha ribadito la scelta fatta: “Non intendo scusarmi perché era evidente lo scopo per cui quel post era stato messo sul mio profilo personale Facebook. Volevo che i miei amici e le persone che mi leggono fossero rese edotte circa la problematiche intercorse e non offendere qualcuno: nemmeno il Governo sappiatelo”.

Dopo la discussione sulla deliberazione si è passati alle interpellanze dei consiglieri di maggioranza sulle affermazioni uscite da un’assemblea pubblica organizzata dalle liste di minoranza in luglio ed è quel punto che Alberto Ronzoni, Nadia Lorenzi e Guido Spreafico hanno lasciato l’aula: “Utilizzare le interpellanze durante un consiglio comunale per spiegare la variante al piano del governo del territorio è una cosa inusuale e se vuole raccogliere suggerimenti e critiche ai cittadini normalmente indice un’assemblea pubblica, ma è una strada pericolosa per il sindaco. Con il mezzo delle interpellanze viene meno la possibilità di interloquire, quindi di poter sentire entrambi i pareri” ha dichiarato il rappresentante di Lista Civica Cittadini di Torre Boldone, mentre Alberto Spreafico ha attaccato direttamente il sindaco: “Il sindaco Sessa ha dichiarato che dopo le ferie avrebbe fatto una serata informativa e noi attendiamo questa, visto che il consiglio comunale non lo è. Ci avete tacciato come bugiardi e avete sostenuto che abbiamo mostrato documenti falsi. Se è così mostrateci quelli veri, visto che nell’assemblea abbiamo utilizzato le slide del PGT”.

Durante l’uscita dei consiglieri il sindaco ha sostenuto la propria volontà di informare i cittadini e di come tutto ciò fosse già avvenuto: “Non utilizziamo assemblee pubbliche a cui possono partecipare 98 cittadini su una popolazione di 8000 persone per spiegare la variazione al piano di governo del territorio – afferma Claudio Sessa – Siccome non ho paura, a differenza di quello che alcuni sostengono, sono pronto ad ascoltare le proposte e le critiche dei cittadini dopo che avranno letto l’edizione straordinaria del notiziario comunale in cui sono inserite tutte le proposte legate alla variazione e che raggiungerà tutti”.

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