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Bergamo

Migranti, l’assessore Ghisalberti: “Ho aderito a Ero straniero perché la Bossi-Fini ha fallito e va cambiata”

In occasione della conferenza stampa della nuova edizione di “Molte fedi sotto lo stesso cielo”, l’assessore alla cultura del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti spiega le motivazioni che l’hanno spinta ad aderire alla campagna per la legge di iniziativa popolare "Ero straniero" per il superamento della Bossi-Fini.

“La Bossi-Fini è stata un fallimento: bisogna cambiare le modalità di accesso nel nostro Paese con un’entrata più legale e che aiuti chi arriva a diventare parte della società”. Così l’assessore alla cultura del Comune di Bergamo, Nadia Ghisalberti ha spiegato le motivazioni che l’hanno spinta ad aderire alla raccolta firme “Ero straniero”, finalizzata a superare la legge che regola l’ingresso degli stranieri in Italia.

L’occasione è stata la conferenza stampa di presentazione della nuova edizione di “Molte fedi sotto lo stesso cielo”, la rassegna culturale organizzata dalle Acli provinciali di Bergamo che quest’anno tra gli ospiti vede protagonista Emma Bonino, politica italiana da sempre impegnata per i diritti civili. L’ex ministro degli esteri, insieme a diverse associazioni e realtà sociali, è tra i promotori della campagna per la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare “Ero straniero: l’umanità che fa bene” finalizzata a superare la Bossi-Fini.

A pochi mesi dal lancio della raccolta firme, Emma Bonino sarà protagonista di un incontro mercoledì 13 settembre alle 18 al cinema Conca Verde di Bergamo e interverrà proprio sulla tematica dell’ospitalità, che non può essere affrontata fuori da un profondo dibattito culturale nel nostro Paese e interpella la politica in nome dell’integrazione.

L’assessore Ghisalberti spiega: “Tra tutte le iniziative della nuova edizione di Molte fedi mi sta particolarmente a cuore l’incontro con Emma Bonino, in relazione alla raccolta firme Ero straniero alla quale ho aderito in quanto mi ritrovo perfettamente in questa richiesta di modificare la legge Bossi-Fini che regola le entrate degli stranieri nel nostro Paese e che è stata un fallimento. Bisogna cambiare le modalità di accesso con un’entrata più legale e che aiuti chi arriva a diventare parte della società”.

Si tratta di argomenti di stretta attualità. Ghisalberti prosegue: “Sono contenta che a tre mesi dall’inizio della raccolta firme Ero straniero Molte fedi abbia organizzato un incontro con Emma Bonino, un appuntamento che riporta l’attenzione su un argomento in cui si tende a sovrapporre il tema dell’immigrazione con quello dello ius soli facendo di tutta l’erba un fascio, tendendo alla semplificazione becera del problema per non affrontarlo o rimandarlo ad altri”.

La serata si propone come un’opportunità per capire meglio, riflettere e confrontarsi sull’argomento, nello stile di Molte fedi. L’assessore evidenzia: “La rassegna, giunta alla decima edizione, aiuta ad affrontare i temi della contemporaneità evitando il rischio della semplificazione e cercando di far capire la complessità della realtà. Come mostra la sempre elevata e crescente partecipazione il pubblico di Bergamo ne ha colto l’importanza. In questi dieci anni Molte fedi ha fatto crescere la sensibilità dei cittadini, una sensibilità e una voglia di approfondire questi argomenti con il metodo che Molte fedi si è data, cioè confronto e dialogo tra tradizioni, culture e religioni diverse. Un approccio importante, che incontra il popolare: è proprio questo il valore di Molte fedi, che incontra le persone e propone un’offerta di qualità, un’occasione di formazione e conoscenza del mondo, di ciò che sta accadendo e delle trasformazioni che sono in atto nella nostra società”.

Per concludere, Nadia Ghisalberti afferma: “Molte fedi non è una rassegna che strizza l’occhio alla politica, che invita il politico di turno, accreditato in quel momento ma, come in questo caso, pone l’accento sui temi politici, su quegli argomenti che la politica spesso non riesce ad affrontare perché non ne ha il coraggio, la determinazione o la coerenza”.

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