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Il caso

“Finti tumori per saltare il lavoro”: l’impiegata comunale non risponde al giudice

Donatella Chiari è coinvolta anche in un fatto di cronaca nera a metà giugno quando, per scappare dalle molestie del suo stalker, lo aveva travolto e ucciso: ora è accusata di falso ideologico, truffa e assenza ingiustificata

Di fronte al giudice per l’interrogatorio di convalida, si è avvalsa della facoltà di non rispondere Donatella Chiari, di Chiari (Bs), impiegata “furbetta” del Comune di Villongo. La 44enne è accusata di aver presentato certificati medici, fedelmente riprodotti ma falsi, attestanti che sarebbe affetta da quattro tumori (uno alle ovaie, uno al seno, uno allo stomaco e uno all’utero) solo per giustificare le assenze dal lavoro.

La donna è coinvolta anche in un altro procedimento giudiziario, per il quale è accusata di omicidio colposo: quello legato alla morte di Agron Beshmata, suo coetaneo e compaesano, che ha perso la vita lo scorso 19 giugno dopo essere stato travolto dall’auto da lei guidata, in un parcheggio di Villongo in cui l’uomo, secondo le indagini, l’avrebbe raggiunta per importunarla e minacciarla, di fronte al suo rifiuto di una relazione.

Martedì 29 agosto Chiari, sposata e con un figlio di otto anni, si è presentata in tribunale a Bergamo con indosso un tailleur nero e con i capelli color fucsia. Accompagnata dal proprio difensore, l’avvocato Paolo Bertocchi, di fronte al gip Bianca Maria Bianchi, la stessa che già si era occupata della vicenda delle timbrature sospette (oltre alla 44enne era finita nei guai anche una sua collega, Maria Soggetti, di Tavernola, all’epoca responsabile dell’ufficio ragioneria) non ha risposto alle domande.

Una strategia difensiva che consentirà al suo legale di studiare meglio il caso, e nel frattempo raccogliere la documentazione necessaria per dimostrare che la sua assistita era stata realmente in ospedale per essere operata.

Alla Chiari il pubblico ministero Giancarlo Mancusi, che aveva chiesto la custodia cautelare in carcere, contesta i reati di truffa, falso e violazione del decreto sugli assenteisti introdotto con la riforma Brunetta. Il gip ha firmato la misura cautelare della sospensione dal servizio, eseguita nei giorni scorsi con un blitz a sorpresa in Comune da parte dei militari della Guardia di finanza di Sarnico.

A far scattare nuovamente le indagini era stato il sindaco di Villongo, Mariella Ori Belometti, con un esposto in procura lo scorso primo giugno dopo i sospetti sul reale stato di salute della sua impiegata.

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