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Università, sessione autunnale, sciopero anche a Bergamo: “Disagi per noi studenti”

L'Università degli Studi di Bergamo comunica sul sito internet dell'Ateneo l'ufficializzazione dello sciopero dei docenti universitari che vede coinvolti oltre 5.400 professori: circa 20 provenienti dalle facoltà bergamasche, tra docenti che partecipano allo sciopero o che hanno firmato a sostegno di esso.

“Il Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria ha proclamato l’astensione dallo svolgimento degli esami di profitto nelle università italiane durante la prossima sessione autunnale 2016-2017 e precisamente nel periodo 28 agosto – 31 ottobre.”

Così l’Università degli Studi di Bergamo comunica sul sito internet dell’Ateneo l’ufficializzazione dello sciopero dei docenti universitari che vede coinvolti oltre 5.400 professori e ricercatori universitari e di enti di ricerca: circa 20 provenienti dalle facoltà bergamasche, tra docenti che partecipano allo sciopero o che hanno firmato a sostegno di esso.

LEGGI QUI LA NOTA DEL RETTORE REMO MORZENTI PELLEGRINI

Al momento i professori che risultano aderenti sono i seguenti:

– Elisabetta Bani
– Giulia Furioli
– Giacomo Gigante
– Loic Greniè
– Giacomino Maurini
– Marco Pedroni
– Alessandra Szego
– Giovanni Garofalo
– Luisa Chierichetti
– Clizia Carminati
– Stefano Ghislotti
– Paolo Cesaretti
– Maria Grazia Meriggi
– Gianluca Traversi
– Massimo Manghisoni
– Tommaso Pellin
– Angela Locatelli
– Daniele Edigati
– Erasmo Recami
– Marina Dossena

Sul sito dell’Università sono anche pubblicate “le indicazioni circa lo svolgimento dello sciopero per creare il minor disagio possibile”:

  • Lo sciopero è formalmente proclamato per la sessione autunnale di esami 2016/2017, dal 28/08/2017 al 31/10/2017, e riguarderà, in ogni caso, solo un giorno (quello del primo appello in ordine temporale).
  • Nel caso in cui, nel corso della sessione d’esami autunnali, sia previsto un solo appello, i docenti aderenti allo sciopero dovranno garantire comunque un ulteriore appello entro i 14 giorni successivi a quello per il quale si sono astenuti.
  • Nel caso in cui nella sessione siano previsti due appelli, si dovrà garantire almeno una delle due date rientranti nella finestra temporale della sessione.
  • Sono ovviamente da garantire le sessioni per il conseguimento del titolo finale (laurea, specialità, dottorato) e ogni altra attività istituzionale.

La motivazione dello sciopero è ormai nota da quando, nel mese di luglio, la notizia della cancellazione degli appelli di settembre ha iniziato ad essere diffusa e ad allarmare gli studenti: con l’astensione i professori vogliono ottenere l’approvazione di una nuova legge che porti allo sblocco delle classi e degli scatti stipendiali per loro e per i ricercatori universitari (fermi dal 1° gennaio del 2015!) e chiedono inoltre che il quadriennio 2011-2014 venga riconosciuto ai fini giuridici. Il capogruppo del Movimento per la dignità della docenza universitaria, Carlo Vincenzo Ferraro del Politecnico di Torino, parla di una mancanza di volontà da parte del Ministero e di una questione che non è solo economica ma di dignità, come ha dichiarato in un articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano.

I rappresentanti degli studenti dell’Università degli Studi di Bergamo, della lista Uni +, continuano a mantenere costantemente informati gli studenti circa lo stato dei fatti.

Andrea Saccogna, presidente della consulta degli studenti universitari di Bergamo, dichiara: “Personalmente ho letto e capisco le ragioni dei professori, ma lo sciopero di fatto finisce con il colpire i soli studenti, che non hanno nulla a che fare con quanto viene reclamato. Credo che ciò dispiaccia in primis ai professori, però temo che uno sciopero organizzato in modo così confuso e poco organico si traduca solo in disagi per le università, senza portare a risultati concreti. Fortunatamente a Bergamo sembra che siano pochi gli scioperanti, siamo in continuo contatto con il Rettorato per monitorare la situazione e per cercare di ridurre al minimo le conseguenze sulla sessione, qualora nei prossimi giorni si riscontrino adesioni ufficiali.”

Una situazione che sembra sempre dover cambiare, dunque. Come sempre nel mondo della scuola e dell’università, dopotutto. Lo sciopero è iniziato oggi, 28 agosto, e le domande e i dubbi sono ancora molti, come si può constatare nei commenti comparsi nei post pubblicati sui social riguardati le facoltà bergamasche.

Non ci resta che aspettare.

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