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L'incontro

“Lo Ius soli: una grande opportunità per riflettere insieme”

Il nostro Daniele Cancelli, classe 1997, ha partecipato al dibattito sullo Ius soli tenuto a Selvino dall'onorevole del Pd Paolo Cova

Selvino ha sfoggiato una serata di grande rilevanza culturale e sociale, che ha riscontrato grande affluenza, successo, numerosi spunti di discussione e riflessione. L’onorevole Paolo Cova, deputato del Partito Democratico, ha esposto la propria posizione sullo Ius soli, esplicando le proprie idee con i numerosi ospiti presenti, attraverso un confronto più che mai costruttivo.

“Veniamo da 70 anni vissuti senza guerre, grazie al buon senso delle persone, al desiderio morale di evitare il conflitto – ha spiegato Cova -. L’importante è considerare la persona nella sua unicità, non la razza o l’origine. Dobbiamo continuare a far crescere i valori della solidarietà, dell’accoglienza e della sensibilità, per costruire una Nazione più aperta, solidale, accogliente e attenta alle persone. Per questo è importante che la legge sullo Ius soli venga approvata: consente ai i bambini nati in Italia, di genitori stranieri, di poter richiedere la cittadinanza del nostro Paese. Non ha nulla di sovversivo, permette semplicemente di esercitare i propri diritti”.

L’onorevole ha poi proseguito descrivendo un esempio concreto, emblema del significato della legge sullo Ius soli: “Un bambino di una scuola elementare, di genitori stranieri, si trova a condividere lo stesso stile di vita dei propri compagni di classe, è sottoposto allo stesso percorso di studi, è nato in Italia come i propri amici, ha passato nel nostro Paese lo stesso numero di anni di tutti i propri coetanei italiani; perché non può, quindi, essere italiano?”.

Paolo Cova ha proseguito con un commento sui valori dell’italianità e sulla legge del nostro Paese: “Siamo visti anche all’estero come un popolo con straordinaria capacità di condivisione, che non cerca scontri, che ha la pace nel dna e che ha una capacità di mediazione unica, che ci permette di risolvere i conflitti; il tema dell’immigrazione è un aspetto di importanza impareggiabile, va gestito nel miglior modo possibile. Le leggi sull’immigrazione di Paesi come Francia, Inghilterra e Belgio, approvate ormai da tempo, hanno riscontrato difetti e scaturito problemi nelle seconde generazioni. Dobbiamo cogliere gli errori commessi dagli altri Paesi, per rendere la nostra legge più corretta e positiva possibile”.

L’onorevole ha poi concluso descrivendo la legge sullo Ius culturae e definendo il termine “cittadinanza”: “La legge sullo Ius culturae consente ai bambini giunti in Italia, prima dei 12 anni, di richiedere la cittadinanza se hanno svolto un percorso scolastico italiano completo ed esaustivo. La cittadinanza non è solo ‘dove si è nati’, consiste nel sentirsi parte di una comunità, di rispettarne le regole e adempierne i doveri”.

I presenti in sala hanno poi posto le proprie domande, esprimendo dubbi e perplessità, come Lara Magoni, selvinese, campionessa di sci e consigliere regionale della Lista Maroni.

L’onorevole ha risposto con grande disponibilità ad ogni intervento, confrontando le proprie opinioni in modo civile, costruttivo ed ammirevole.

Il progetto “Confronti…” della mostra missionaria di Selvino ha raggiunto, in modo totale, l’intento che si era prefissato: quello di realizzare serate culturali, mettendo i pensieri di ciascun partecipante a disposizione degli altri; ognuno ha poi la possibilità di scegliere se confermare la propria idea o rivisitarla, grazie al confronto con gli altri.

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