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L'intervista

Corsi pomeridiani nelle scuole: “Opportunità di aggregazione per gli studenti”

Marco Cangelli, classe 1997, ha chiamato in causa Patrizia Graziani, dirigente dell’ufficio scolastico per ambito territoriale di Bergamo

Da settembre nella scuola italiana verrà attuata una piccola ma importante rivoluzione che porterà gli studenti di 4.633 istituti scolastici fra medie e superiori a fermarsi a scuola anche oltre le ore 14 per prender parte ad attività di ludico – creative. A promuovere tutto ciò il ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR) che ha stanziato 187 milioni per il progetto.

Per scoprire come tutto ciò si svolgerà a Bergamo ne abbiamo parlato con la dottoressa Patrizia Graziani, dirigente dell’ufficio scolastico per ambito territoriale di Bergamo.

Dottoressa Graziani, che cos’è questo progetto ?

Si tratta di attività di approfondimento curricolare, ludico – creativo e sportivo. È un progetto nato per le zone più a rischio e che permette agli studenti di star a contatto con coetanei ed adulti in un ambiente protetto.

Dove verranno attivate a Bergamo?

Principalmente nelle scuole medie di città e provincia, anche se non sappiamo con precisione in quali istituti poiché qui all’ufficio territoriale non monitoriamo ciò. Sappiamo che già lo scorso anno sono stati attivati alcuni corsi di questo genere e con il giungere dell’anno si aprirà una grande possibilità.

In che cosa si differenziano queste attività rispetto a quelle presenti nelle scuole superiori?

Quelle attività sono create autonomamente dalle scuole stesse e puntano ad un rafforzamento della didattica, mentre in questo caso si tratta di attività finanziate dal ministero e portate avanti dai comitati genitori presenti nelle varie scuole e correttamente istituiti. In questo caso si parla di corsi che possano permettere agli studenti di vivere la scuola in un’altra maniera, quasi come se fosse un riposo attivo.

Quanti benefici possono portare queste attività agli studenti?

Permetterà agli studenti di favorire l’aggregazione fra loro, oltre ad evitare che i ragazzi incorrano pericoli o vadano allo sbando.

In conclusione, dottoressa Graziani, questi corsi saranno obbligatori?

No, ogni famiglia potrà liberamente iscrivere proprio senza che non esista alcun obbligo.

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