Paziente al centro e presa in carico della cronicità con percorsi organizzati: entra nel vivo la fase applicativa dei capisaldi della legge 23/2015. Entro il 31 luglio, infatti, l’ATS raccoglierà le candidature per l’elenco dei soggetti idonei al ruolo di gestore, co-gestore e di erogatore per la presa in carico dei pazienti cronici e/o fragili. In pratica chi è interessato a diventare il responsabile ultimo di un paziente – definendone il Piano di assistenza individuale (PAI) e facendolo sottoscrivere al malato, ma non solo -, verrà valutato dall’Agenzia Territoriale della Salute e, se in possesso dei requisiti, sarà inserito in un apposito elenco. A quel punto, i pazienti cronici potranno scegliere il proprio gestore da questa lista.
Il piano individualizzato per ogni singolo cittadino che verrà preso in carico, perché affetto da cronicità o fragilità, deve per sua natura essere flessibile e in grado di rispondere a episodi acuti imprevisti, ma soprattutto deve prevenirli, con i controlli programmati.
Una vera e propria rivoluzione, che gli stessi documenti regionali definiscono un cambio di paradigma, e che comporta una solida organizzazione, difficilmente sostenibile da una singola struttura.
Si calcola infatti che nella nostra provincia saranno coinvolti oltre 300mila assistiti e le loro famiglie. Servirà quindi una rete fra gestori ed erogatori, in grado di offrire in tempi certi e con appropriatezza le prestazioni previste dai PAI. Questo è il senso della richiesta di manifestazione d’interesse che le tre ASST bergamasche hanno pubblicato sui propri siti da giovedì 29 giugno. Nel ruolo di gestori, invitano le realtà interessate, accreditate anche non contrattualizzate, a farsi avanti per offrire alle Aziende pubbliche prestazioni sanitarie o sociosanitarie.
“Anche un ospedale di alta specialità per acuti può candidarsi alla gestione di pazienti cronici o fragili – spiega il direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII Carlo Nicora -, e in qualche modo lo stiamo già facendo: penso ai protocolli per chi è affetto da sclerosi multipla, ma anche al numero di prestazioni che offriamo fra esami e visite. Oltre ai collegamenti con strutture erogatrici, oggetto di questo avviso pubblico, stiamo valutando l’attivazione di tavoli con i medici di assistenza primaria, che riteniamo fondamentali per il rapporto privilegiato con il paziente”.
“Stiamo vivendo una tappa importante in vista della candidatura a ente gestore, tappa che segue l’attivazione, il 5 giugno scorso, della Centrale dei servizi, che si occupa in questa fase di dimissioni protette e di una sperimentazione di presa in carico di un gruppo di pazienti cronici – commenta Elisabetta Fabbrini, direttore generale dell’ASST Bergamo Ovest -. Per un’azienda come la nostra, che comprende un territorio vasto, fatto di zone con caratteristiche differenti, fare rete con altre realtà è fondamentale e probabilmente potremmo avere interlocutori diversi in aree diverse. Quello che conta è offrire ai nostri pazienti un’offerta qualificata e articolata, di cui possano fidarsi nel momento in cui esprimeranno la propria scelta”.
“La presa in carico dell’assistito che presenta condizioni croniche è un obiettivo determinante, ora più che mai necessario e che vogliamo realizzare in modo sistematico – commenta Francesco Locati, direttore generale dell’ASST Bergamo Est -. E’ importante fare rete, costruire alleanze con gli altri attori dell’intero Sistema sociosanitario, offrendo un percorso di cura fortemente integrato con il territorio”.
Il termine entro cui presentare domanda di partecipazione alle ASST, secondo le modalità riportate nei documenti pubblicati sui rispettivi siti (Asst Papa Giovanni, Asst Bergamo Ovest, Asst Bergamo Est) è giovedì 14 luglio.
commenta