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La novità

L’aeroporto di Orio diventa “Hub” Ryanair: base d’appoggio per i voli verso gli Usa

Voli in coincidenza da Bergamo, dalle 25 connessioni iniziali fino a un massimo di 300: Ryanair aumenta nuovamente il proprio impegno e i propri servizi all'aeroporto di Orio al Serio, introducendo una novità che rivoluzione il ruolo dello scalo bergamasco.

Voli in coincidenza da Bergamo, dalle 25 connessioni iniziali fino a un massimo di 300: Ryanair aumenta nuovamente il proprio impegno e i propri servizi all’aeroporto di Orio al Serio, introducendo una novità che rivoluzione il ruolo dello scalo bergamasco.

Partire da un punto A per un punto C passando per un punto B, Bergamo in questo caso: questa la logica delle coincidenze che permetterà ai clienti di acquistare un solo biglietto, accedere al proprio volo in coincidenza transitando dall’area “airside” con check-in solo in partenza e ritiro bagaglio alla destinazione finale.
Il 3 luglio il lancio delle prime 25 rotte: Alicante, Atene, Barcellona, Bari, Brindisi, Cagliari, Catania, Corfù, Ibiza, Lanzarote, Lamezia, Madrid, Malaga, Malta, Napoli, Palermo, Pescara, Trapani, Valencia e Saragozza.

“Orio ha lo stesso numero di destinazioni internazionali di Londra Heathrow – svela David O’Brien, Chief commercial officer di Ryanair – Dopo il piccolo test su Roma abbiamo deciso di introdurre la novità in un aeroporto più importante come Bergamo. Ora lo facciamo per collegamenti continentali ma in futuro sarà possibile anche per viaggi intercontinentali. Con Norwegian e Air Lingus abbiamo iniziato i colloqui circa un anno fa, i problemi sono sempre di natura tecnica: sistemi di prenotazione di questo tipo sono molto costosi e non volgiamo riversarli sui nostri clienti. Lavoriamo su soluzioni interne alternative, contiamo entro la fine dell’anno di mettere in campo le prime rotte di questo tipo. Noi crediamo molto nelle rotte dirette, i voli in coincidenza sono una conseguenza e un motivo di crescita”.

“È una novità di rottura per quanto riguarda il mercato dell’aviazione in Italia – aggiunge il direttore generale di Sacbo Emilio Bellingardi – Un cambiamento che definirei epocale: è un impegno importante per la compagnia ma anche per l’ente di gestione aeroportuale. Far cambiare la natura della gestione passeggeri a un aeroporto è un risultato che si raggiunge solo se gli enti di Stato hanno la sensibilità di capire l’opportunità che si presenta per lo scalo”.

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