Quaranta pendolari testimoni, martedì scorso, dell’ennesimo ritardo di un treno regionale in partenza da Treviglio, destinazione Cremona. Motivo? Manca il capotreno, costretto a prendere un taxi a Cremona per poter fischiare e far partire da Treviglio il regionale in questione.
“Treno 10491 delle 21:07, 60 minuti di ritardo perché manca il capotreno che è partito da poco da Cremona in taxi”.
Il post è stato caricato sul profilo di Gae Simone Boni e condiviso dal Comitato Pendolari Cremaschi sul loro profilo Facebook qualche giorno fa, il 13 giugno, alle 21.48.
Sembra una barzelletta, di quelle che non fanno neppure tanto ridere, ma è proprio così. Ennesimo ritardo di un treno regionale, è fin qui niente di nuovo. Inutile quasi parlarne. Normale amministrazione, verrebbe da dire, tra ritardi quotidiani e treni soppressi. Ma questa volta è il motivo che fa strabuzzare gli occhi (a chi legge) e perdere le staffe ai pendolari della tratta Treviglio-Cremona. Il responsabile del convoglio (in partenza da Treviglio), ha dovuto prendere un taxi a Cremona e raggiungere la cittadina della bassa bergamasca per poter fischiare e far partire il regionale in questione.
Quaranta i pendolari, protagonisti e testimoni – loro malgrado – martedì scorso, di questo ennesimo disservizio sulla tratta cremasca. Un’ora di attesa, alla stazione bergamasca, prima della partenza del regionale 10491 per Cremona, ultimo convoglio della giornata.
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