• Abbonati
L'intervento

Manifesti razzisti a Bergamo, l’Anpi: “Basta indugiare, stop ai fascismi”

Il presidente dell’Anpi provinciale Mauro Magistrati: "L’impressione è che il fenomeno del fascismo risorgente sia considerato un problema secondario"

Manifesti sparsi per la città con il logo del movimento e la scritta “Basta feccia”. È lo slogan che gli esponenti di Casa Pound hanno messo in bella mostra su alcuni muri della città di Bergamo. Un messaggio provocatorio e apertamente razzista, non certo una novità per il partito i cui militanti si definiscono i “fascisti del terzo millennio”.

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Comitato Provinciale di Bergamo, esprime grande preoccupazione in merito a quanto successo: “La comparsa dei manifesti di Casa Pound in città e l’elezione nelle amministrative di un consigliere di Forza Nuova eletto con 148 voti (pari al 9.36%) nel comune di Fornovo San Giovanni, sono solo alcuni degli ultimi episodi che caratterizzano la sempre più minacciosa presenza di gruppi di estrema destra nel nostro tessuto sociale”, afferma il presidente del Comitato Provinciale, Mauro Magistrati.

Che prosegue in una riflessione: “Siamo consapevoli delle terribili conseguenze economiche e sociali che hanno provocato questi anni di crisi economica globale. Una crisi che sta determinando un cambiamento radicale nella struttura sociale e politica del mondo, dai luoghi emotivamente e geograficamente più lontani fino alle porte delle nostre case. Siamo coscienti delle difficoltà e delle sfide del nostro tempo, legate al grande tema dell’accoglienza e alla necessità di un sistema in grado di integrare e assorbire chi, scappando da morte, fame, disperazione e guerra, arriva nel nostro Paese in cerca di un futuro migliore. Tuttavia questo – sostiene Magistrati – non può giustificare la strumentalizzazione, l’odio e la rabbia sempre più crescente nei confronti di chi sta peggio di noi. Tutto ciò alimenta la ricomparsa di movimenti, gruppi, partiti politici che, più o meno apertamente, hanno i loro valori di riferimento nel fascismo e nel nazismo europeo. Personaggi che si ispirano a quella storia, che si richiamano a quella stagione e che non si vergognano di definirsi “fascisti del terzo millennio”. Sfruttando consapevolmente la paura che provoca il diverso da noi, il timore di perdere un benessere materiale sempre più effimero e ora lo spettro della guerra di religione contro “gli infedeli”, per la difesa dei “valori dell’Occidente”, gruppi di neofascisti o comunque di estrema destra consolidano le loro fila e senz’altro aumentano la loro visibilità”.

Casa Pound

Per questi motivi e non solo, l’Anpi Bergamo si rifà alle parole della Segreteria Nazionale: “L’impressione che si ha è che il fenomeno del fascismo risorgente sia considerato un problema secondario, se non inesistente. Chiediamo con forza al Governo, e in particolare al Ministero dell’Interno, interventi immediati e risolutivi e alla Magistratura che operi per il pieno e rigoroso rispetto delle leggi vigenti. Chiediamo inoltre al Parlamento che si sblocchino i progetti di Legge in materia con le opportune integrazioni, in particolare rispetto alla massiccia presenza del neofascismo nel web: su Facebook ben 500 pagine si richiamano esplicitamente al fascismo e al razzismo con frequenti apprezzamenti.

Dobbiamo pretendere che le istituzioni mostrino il loro volto antifascista, che il Ministro dell’Interno Minniti porti in Consiglio dei Ministri la richiesta di scioglimento e di messa fuori legge di tutte queste organizzazioni dichiaratamente neofasciste e neonaziste, come in altri momenti della storia di Italia alcuni suoi predecessori hanno fatto. Non c’è bisogno di aspettare la magistratura, non c’è bisogno che arrivi il 3° grado di giudizio: c’è bisogno che il Governo dimostri di avere la volontà politica necessaria per affrontare questa crescente minaccia una volta per tutte. La Costituzione, le Leggi dello Stato, l’ordinamento stesso della Repubblica lo richiedono. Non possiamo più aspettare, non è più il tempo di indugiare: l’antifascismo torni ad essere la base della convivenza politica, democratica e civile del nostro Paese. Il nostro è uno Stato che deve essere chiaramente democratico e decisamente antifascista. È ora di pretendere che ciò avvenga”.

Sull’argomento è intervenuto anche il Questore di Bergamo, Girolamo Fabiano, che così ha riferito: “I manifesti, di natura abusiva, saranno rimossi appena possibile dagli organi competenti”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI