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Musica

Il discomane

La rivoluzione di Paul Weller fa muovere gli arti inferiori e riscaldare l’ugola

Paul Weller ci regala un bellissimo lavoro, A kind of revolution, con il quale festeggia i 40 anni di carriera. Brother Giober ci regala un riassunto dei migliori dischi del momento (e non solo)

brother

* era meglio risparmiare i soldi ed andare al cinema;
** se non ho proprio altro da ascoltare….
*** in fin dei conti , poteva essere peggio
**** da tempo non sentivo niente del genere
***** aiuto! non mi esce più dalla testa;

ARTISTA: U2
TITOLO: The Joshua Tree (super deluxe edition)
GIUDIZIO: *****

Ecco uno dei dischi di cui nessuno può fare veramente a meno. Vi piaccia l’hard rock, il country, la disco music, il soul, “Joshua “ è imprescindibile per ognuno di voi.
Quando usci il 7 marzo del 1987 in un attimo raggiunse la cima delle classifiche di ogni dove e catapultò il gruppo in quel ristretto novero di artisti che che possono essere definiti “leggenda”.

Oggi, a distanza di trent’anni giunge nei negozi questa edizione deluxe che ne celebra la grandezza: un’edizione ricca che accanto alle registrazioni originali, aggiunge quell di un concerto tenuto al Madison Square Garden di New York nel 1987, b- sides e un libro di 84 pagine con fotografie scattate da The Edge. Insomma per i fans ,ma non solo, una vera manna.

Facile individuare le ragioni del successo. Pensate solo alla sequenza delle prime tre canzoni: Where the streets have no name, I still haven’t found What I’m Looking for, With or Without You, ovvero il compendio perfetto della canzone (di grande classe) moderna. Brani ( i primi due) nei quali ritmi black si fondono con modo di comporre tipico dei bianchi, realizzando in modo perfetto quel miracolo artistico che è il rock ‘n’ roll. Poi ci si aggiunga una pop song come With or Without You verso cui anche orecchie abituate a pop star di plastica non possono restare indifferenti.

Qui di The Edge , Bono, Adam Clayton e Larry Muller sono al massimo della loro espressione artistica che purtroppo resterà di un livello mai più raggiunto nelle prove successive.
La parte restante del disco non è da meno seppur forse cede qualcosa al passare degli anni.

Così Bullet the Blue Sky nella sua atmosfera di costante instabilità è incalzante, sinistra, inquietante ma perfetta, soprattutto quando a prendere il sopravvento su tutto è la chitarra di The Edge, mentre Running to Stand Still è sotterranea, sussurrata, riuscita e forse vorrebbe replicare la bellezza di With or Without you senza riuscirci del tutto, ma avvicinandosi molto soprattutto sul finire quando Bono dà maggior sfoggio delle proprie qualità interpretative, Larry Mullen jr, in sottofondo, percuote i suoi tamburi e un’armonica lontana chiude il cerchio, abbandonando lo spettatore in una sorte di estasi.

Trip Through Your Wires ha solide radici blues, ancora il suono sporco di un’armonica e un modo di cantare di Bono più sofferto del solito; il brano, grazie al suo incedere, al suo ritmo che aumenta con lo scorrere dei secondi è a mio parere uno dei migliori della raccolta.

Risente degli umori del periodo, One Tee Hill, con la chitarra di The Edge che ripete ipnoticamente il medesimo riff per tutta la durata del brano richiamando echi di new wave newyorkesi (Television), mentre Exit, introdotta e accompagnata in tutto il suo sviluppo dal pulsare del basso, ha una sua esplosione nel mezzo e un crescendo finale che riporta ad alcune atmosfere dei primi dischi.

Chiude il tutto Mothers of the Disappeared, un brano d’atmosfera, messo lì forse come ponte verso le produzioni future che ahimé non toccheranno più i vertici di The Joshua Tree.
Il secondo disco ci regala una registrazione live del 1987, una tra le tante di un tour che aveva proprio il compito di promuovere le vendite di The Joshua Tree.

Tra i vari brani mi piace segnalare il medley di I still Haven’t Found What I’m Looking for e Exodus di Bob Marley artista nei confronti del quale gli U2 hanno sempre manifestato profonda stima e quello tra Exit e Gloria, la hit di Van Morrison qui però riproposta in una versione che probabilmente ha intenzione di omaggiare la cover di Patti Smith.

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